Le salme nel piccolo stanzino, adibito a camera mortuaria, del cimitero di Lampedusa, a Cala Pisana, salgono a cinque: due tunisini recuperati il 7 ottobre per i quali il consolato ha richiesto il Dna, due donne, fra cui quella che ha perso la vita ieri al Poliambulatorio a causa di un arresto cardiaco dovuto a ipotermia, e il neonato di 20 giorni.
Nelle scorse settimane, le bare di migranti in attesa di trasferimento sono arrivate a una dozzina. Firmati i nulla osta, si è proceduto al trasferimento con il traghetto a Porto Empedocle e la tumulazione nei cimiteri di Palma di Montechiaro, Raffadali, Favara e Joppolo Giancaxio.
Intanto nella notte la nave Nadir, della ong ResqShip ha aiutato a soccorrere 5 imbarcazioni in pericolo con oltre 200 persone a bordo. Una delle barche, informa la ong, si è capovolta durante l’intervento della Guardia costiera italiana, ma tutte le 37 persone sono state salvate dall’acqua in stretta collaborazione con l’equipaggio della Nadir. Un ragazzo è tuttavia in condizioni critiche e ha bisogno di cure.