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“Con il Pnrr finanzieremo moltissimo la ricerca e partiremo coi bandi già quest’estate. Sulla ricerca abbiamo 11 miliardi in 5 anni circa”. Lo ha detto il Ministro dell’Università Maria Cristina Messa, nel corso di un incontro al Cnr di Palermo sul tema “Pnrr: prospettive di ricerca e sviluppo in Sicilia”.
Il Ministro ha spiegato che si tratta di ricerche che hanno una filiera che va dall’università all’industria e in questo senso l’interesse della Regione sarà variegato. La Regione stessa con i propri centri a proporsi su una delle filiere Presente all’incontro, l’assessore regionale all’Istruzione alla Formazione Professionale Roberto Lagalla che ha fatto il punto sulla Rete regionale e sugli obiettivi da raggiungere. “Garantire il diritto allo studio, investire nella ricerca e puntare a un nuovo modello formativo attraverso la valorizzazione del digitale. Una sfida che la Sicilia non può perdere per sfruttare nel miglior modo possibile le risorse messe a disposizione dal Pnrr”. Per ottenere questo risultato servirà la sinergia di tutti i soggetti pubblici e privati che concorrono allo sviluppo della Sicilia e operare attivamente per un’azione interna della classe dirigente che porti a una maggiore semplificazione burocratica.
“L’Italia – ha aggiunto Lagalla – si trova in un momento importante per poter saldare gap infrastrutturali, ritardi e disuguaglianze sociali, ma soprattutto per valorizzare il capitale umano cogliendo nuove opportunità attraverso l’uso responsabile dei fondi messi a disposizione dal Piano nazionale di ripresa e resilienza”.
Per il Ministro Messa, gli strumenti previsti dal Pnrr avranno un grande impatto sulla Sicilia, sottolineando la qualità sia del sistema universitario e formativo, sia di quello della ricerca. “La Sicilia – dice il Ministro – ha messo a punto diversi sistemi di ricerca su varie tematiche, dal mare all’energia, all’eolico per fare degli esempi. Vorrei che questi fondi servissero a fare sistema e tradurre i risultati della ricerca in utilità per tutti i cittadini”.
Presenti anche il presidente del Cnr, Maria Chiara Carozza, il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, il presidente del Crus, il Comitato regionale delle università siciliane, Giovanni Puglisi. “Ricerca e università – ha detto Puglisi – non sempre sono riuscite a stare insieme nella sinergia dei progetti. Oggi il problema è riuscire a dare ai progetti un time table che sia credibile. Bisogna partire dalla cultura della realizzazione e dell’attenzione dei progetti”.
A margine dell’incontro si è parlato anche di green pass e del ritorno a scuola in presenza, una scelta prioritaria per Messa che sull’obbligo vaccinale ha dichiarato: “Non mi piacciono gli obblighi ma credo sia veramente una responsabilità di tutti fare in modo che bambini e ragazzi possano tornare a scuola dopo avere visto le conseguenze della pandemia sui più giovani”.
Sullo stesso tema Lagalla ha detto: “La mia posizione sfiora la previsione dell’obbligatorietà sul vaccino in ambito scolastico. Attendiamo le determinazioni del Cts nazionale, fermo restando che esiste un problema vero che è quello della tutela degli operatori scolastici e studenti”.