E’ scontro in ArisMe, l’azienda speciale che gestisce il risanamento a Messina e il cui vertice il sindaco ha rinnovato di recente nominando presidente Alessia Giorgianni, che dallo scorso giugno, dalle dimissioni di Marcello Scurria, svolgeva le funzioni di presidente facente funzioni.
Pomo della discordia l’aumento delle indennità per il Cda a partire dall’1 gennaio 2023 e con effetto retroattivo che la presidente ha deliberato. A quanto pare la decisione di Alessia Giorgianni non è stata comunicata al sindaco Basile che le ha revocato l’incarico, dandole un termine entro il quale presentare controdeduzioni. Ad irritare Basile, che ha firmato nei giorni scorsi il provvedimento, è stata la “decisione presa a sua insaputa”, ancor prima che il sindaco la confermasse alla guida di ArisMe e per di più con effetto retroattivo di un anno (dal mese di gennaio 2022).
“Questo ha refluenze in termini di fiducia, al di là dell’aspetto amministrativo. Non posso scoprire da altri che un’azienda del Comune abbia deciso di aumentare le indennità degli amministratori”.
E’ stata la stessa Alessia Giorgianni a rendere noto il provvedimento del sindaco con un post su facebook e con il quale fa riferimento anche all’aumento d’indennità che riguarda anche Basile e la giunta: “Ho ricevuto un avvio di procedimento di revoca dall’incarico. Il Sindaco contesta che ho aggiornato l’indennità di carica senza alcuna preventiva comunicazione. Nei prossimi giorni comunicherò per iscritto al Sindaco che l’adeguamento del compenso, legato in proporzione all’aumento della sua indennità, è di gran lunga inferiore a quello che la legge prevede per le Aziende speciali. Questo avrebbe determinato il venir meno del rapporto fiduciario? Ne prendo atto. Non intendo diventare capro espiatorio sulla questione dell’aggiornamento selettivo delle indennità”.