I positivi sono saliti a 14 ma sia all’Usca che alla guardia medica isolani e vacanzieri chiedono di essere sottoposti al tampone. Preoccupazione anche a Salina
Si tratta di persone che si trovano già in isolamento, e rispetto a cui l’Usca, in collaborazione con il medico di medicina generale locale, si è immediatamente attivata per tutte le procedure previste.
“In particolare – dice il sindaco Marco Giorgianni – siamo stati informati che l’indagine per il tracciamento dei contratti stretti avuti sull’isola, che dovranno isolarsi e sottoporsi a tampone, è stata avviata prontamente e con la massima accuratezza ed è tuttora in corso, sia per quel che riguarda il tracciamento che per l’effettuazione dei tamponi; pertanto le autorità sanitarie stanno provvedendo a contattare le persone che rientrano nell’indagine (in buona parte già avvisate, altri lo saranno nelle prossime ore) e a comunicare loro i comportamenti da assumere e le tempistiche di svolgimento degli screening”.
Un ristorante è stato chiuso per precauzione. Quattro camerieri sono risultati positivi. “Tutto è iniziato sabato scorso – racconta un isolano poi risultato positivo e ora in quarantena – una turista è sbarcata sull’isola e dopo qualche giorno è stato accertato che era risultata affetta dal covid. In quell’arco di tempo si sono verificati tutti i suoi contatti e fino ad ora sono stati accertati 14 casi e siamo tutti in quarantena. Ma nell’isola cresce la paura tra isolani e turisti e quasi tutti si stanno sottoponendo alle verifiche che sono state prontamente organizzate dall’Usca e alla guardia medica. E dalla fila di gente che c’è si comprende che c’è molta apprensione anche per quelle che potrebbero essere le conseguenze per la stagione turistica che era iniziati a gonfie vele”.
A Salina invece c’è un giovane positivo e una decina di persone sono in quarantena. Su questa nuova situazione interviene anche l’ex presidente dei commercianti Luca Chiofalo: “Mi raccontano di feste partecipatissime e sfrenate in giro per l’isola – dice – comprensibile la voglia di divertirsi, solo spero siano rispettate almeno le precauzioni minime per evitare contagi di massa. Il rischio concreto è la chiusura delle attività e, se tornano a riempirsi gli ospedali, anche di interi territori. Diversi comuni turistici d’Italia cominciano a cautelarsi. Noi confidiamo nella responsabilità collettiva: voglio sperare non venga consentito che comportamenti dissennati penalizzino tutti”