La preferenza per la leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni è giunta all’unisono con oltre il 31%, come rivelano gli ultimi sondaggi. Perché? Indubbiamente, le primissime mosse del governo Meloni alla manovra economica hanno determinato un aumento dell’indice di gradimento da parte di elettori e simpatizzanti. Non pochi i provvedimenti adottati, contenuti nella legge di Bilancio, tra cui la revisione del reddito di cittadinanza (con la prospettiva di una sua abolizione dal 2024), l’innalzamento del limite di utilizzo dei contanti, l’introduzione della quota 103 per le pensioni, l’estensione della flat tax, oltre alla conferma di alcuni dei bonus sociali già in vigore, come la riduzione del cuneo fiscale per i redditi più bassi e l’aumento dell’assegno unico per i primi anni di vita dei figli.
Poi, la presenza di due doti, molto probabilmente, premia il presidente del Consiglio dei Ministri: chiarezza e coerenza, scomparse dalla politica degli ultimi tempi. Così ci spiega il coordinatore regionale di FdI in Sicilia, Giampiero Cannella, assessore alle Politiche culturali al Comune di Palermo.
“Fratelli d’Italia, il governo presieduto da Giorgia Meloni, sta agendo con delle iniziative assolutamente comprensibili per i cittadini, e intendo dire che risponde alle esigenze reali avvertite dalla popolazione, dagli elettori, sia in termini sociali, di sicurezza che di politica estera. Quindi, è un governo guidato da una leader che dice con chiarezza cosa vuole fare e lo fa! Giorgia Meloni è stata coerentemente all’opposizione sia negli scorsi governi e soprattutto durante il governo di Draghi. L’opposizione non era a Draghi in quanto tale, ma a una maggioranza che non rappresentava gli italiani. Da quell’esperienza ha ereditato e condiviso quanto di positivo e necessario occorreva fare per tenere in piedi un paese che era, ed è tuttora, interessato da una crisi di sistema internazionale, dovuta alla crisi finanziaria, energetica, alla guerra. Credo che Fratelli d’Italia venga premiato come partito che ha un suo radicamento culturale antico. La coerenza non soltanto nella sua leader ma che interessa tutta la classe dirigente che la rappresenta. Meloni è stata una sorpresa per tutti, certamente non per noi di FdI, quanto a capacità di lavoro e di approfondimento delle tematiche, lavorando da subito dopo l’insediamento alle possibili soluzioni risolutive”.
E la forza del partito si misura anche sul fronte regionale. In Sicilia, 4 assessori siedono nella giunta del governatore Renato Schifani, in più la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana guidata da Gaetano Galvagno.
“FdI è in salute anche in Sicilia, e come tutti abbiamo partecipato ad un momento di dibattito del centrodestra molto serrato per la formazione dell’Esecutivo. Il governo regionale è autorevolmente guidato dal presidente Schifani, e in giunta il partito ha una componente qualificata e forte. L’exploit raggiunto ci premia e ci responsabilizza perché sappiamo di essere il partito di maggioranza”.
Il prossimo fine settimana ci sarà la ‘Festa regionale del Tricolore’ a Catania, il primo evento politico sull’Isola, dopo la formazione del governo. Ad organizzare materialmente la manifestazione il coordinatore regionale Salvo Pogliese, oggi deputato alla Camera. Si tratta di una tre giorni di eventi e dibattiti in programma nella città etnea dal 2 al 4 dicembre con ospiti esponenti di primo piano del Governo nazionale e regionale.