Classifica finale della 33esima edizione dell’indagine sulla “Qualità della vita” del Sole 24 Ore. Sono 107 le città prese in causa, prendendo in considerazione l’eredità lasciata dal Covid e i primi segnali di recessione economica. La crisi colpisce maggiormente il Mezzogiorno, allargando di conseguenza il divario con il resto del paese.
Sul podio Bologna, seguita da Bolzano e Firenze. Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle ricadute sul territorio dei grandi shock 2022: la guerra in Ucraina, il caro-energia, l’inflazione.
Tra le province siciliane troviamo in testa Ragusa, all’85esima posizione, seguita da Agrigento 86, Palermo 88, Messina 89, Siracusa 90, Catania 91 e Trapani 93. Infine, Enna al 100esimo posto e Caltanissetta ultima al 105esimo.
“L’indagine de Il Sole 24 Ore sulla Qualità della vita associa a Palermo un punteggio complessivo che la pone, sebbene in risalita rispetto al 2021, in basso alla classifica delle città italiane. Bene però il dato sulla penetrazione della banda larga che ci vede quarti in classifica e indicatori positivi emergono anche dalla macro area ‘Affari e Lavoro’, in particolare sulla qualità delle nostre strutture ricettive e sull’imprenditorialità giovanile. Si tratta di segnali positivi che serviranno ad orientare le azioni di questa amministrazione comunale. C’è molto da fare, lo sapevamo, ma i dati di oggi, frutto anche dei disagi causati dagli anni della pandemia, non possono che stimolare ancora di più il nostro lavoro, affinché Palermo possa divenire protagonista di un processo di rinascita che le permetta di migliorare i dati sulla qualità della vita e così anche la sua posizione in classifica già dal prossimo anno“.
Lo dichiara il sindaco, Roberto Lagalla, commentando l’indagine sulla “Qualità della vita 2022” elaborata dal quotidiano Il Sole 24 Ore, che pone Palermo all’88° posto, in risalita di 7 posizioni rispetto all’anno precedente.