Rilanciare l’ospedale del San Vincenzo di Taormina è la proposta non più rinviabile di Elvira Amata, deputata di Fratelli d’Italia all’Ars e assessore ai Beni culturali del Governo Schifani. Aveva detto già ieri che avrebbe portato la questione, già nota, all’attenzione del collega Giovanna Volo. E’ così è stato, proprio ieri durante i lavori di giunta. Innegabile l’importanza di questo presidio e dell’ampio bacino di utenza per il quale ogni giorno si rivela un punto di riferimento.
“Si tratta di un ospedale di alta professionalità, ma che oggi presenta diversi problemi evidenziati dai sindaci e da me”. La problematica atavica è sempre la carenza di risorse umane, in particolare medici e specialisti. Lo spiega Amata.
“Interi reparti al collasso per colpa della mancanza di personale. Non si riesce più a fare interventi di urologia perché non ci sono medici, per cui l’assessore Volo mi ha assicurato che avrebbe sentito Alagna per sapere quali misure sono previste per trovare una soluzione. Se ne sta occupando. Una serie di metodologie da attuare subito nell’attesa di concorsi, a cui spesso non si presenta nessuno. Intanto, ci volevamo assicurare che i concorsi posti in essere fossero stati fatti dall’Asp, qualora ciò fosse stato fatto e non si fossero reperiti i medici, bisognava comunque usare delle soluzioni alternative e non certo la chiusura dei reparti. Un manager deve trovare soluzioni alternative e non chiudere i reparti”, ha ribadito l’assessore Amata.
A causa del vuoto di organico professionale, “Nella legge di stabilità abbiamo, infatti, inserito un aumento delle borse di studio per gli specialisti soprattutto nel settore dell’emergenza urgenza. Si tratta di una carenza nazionale. E’ chiaro che in questo ambito sanitario non si possono attendere tempi lunghi, si deve intervenire subito, serve sviluppare iniziative differenti. Convenzioni, parlando con i privati, con i policlinici universitari, bisogna collegare tutto il sistema, non si possono lasciare le Asp da sole”.