Oggi il Consiglio Comunale all’unanimità dei presenti ha approvato la conferma del progetto in variante che consente di completare le opere relative al vecchio PRUSST proposto da Grande Migliore e poi interrotto a causa del fallimento della società.
L’atto, grazie anche al lavoro congiunto della Commissione Urbanistica presieduta da Antonio Rini e della Commissione Attività produttive presieduta da Ottavio Zacco, consente di definire le modalità con cui potrà essere completato l’intervento che così com’è rappresenta un detrattore ambientale di quell’area e non consente di offrire le funzionalità pubbliche previste dal progetto originario: parcheggio e passerella.
“Si tratta di un atto importante dal punto di vista urbanistico – dichiara l’Assessore Carta – poiché prende atto che più dell’80 per cento delle opere previste dal progetto originario è stata realizzata e lo stato dei luoghi ormai è irrimediabilmente compromesso e non restituibile alla sua originaria natura e, quindi, è più opportuno completare le opere a uso pubblico previste in modo da riattivare anche la funzione economica dell’area. Ringrazio il Consiglio Comunale, che con importante assunzione di responsabilità, ha ritenuto di dover recuperare un relitto urbanistico per dargli nuova vita, indirizzando i successivi atti a garanzia della invarianza idraulica dell’area e per aumentare la superficie vegetale del parcheggio”.
L’Assessore Forzinetti dichiara: “Oggi abbiamo dimostrato di essere interlocutori affidabili per chi vuole investire in questa città. L’immobile che ospitava la struttura Ex Grande Migliore è andato all’asta per ben due volte, ma nessun compratore, a causa delle incertezze amministrative, ha presentato alcuna offerta e la curatela per evitare l’eccessiva svalutazione, d’intesa con il giudice, aveva sospeso la vendita.
In poco più di due mesi, è stato concluso un lavoro intenso insieme alle commissioni competenti, che ha portato all’approvazione di un atto importante che consentirà di restituire alla cittá un importante e storico sito produttivo che occupava oltre 270 dipendenti.”

«Con l’approvazione di questo importante atto, si avvia concretamente l’iter burocratico per recuperare un bene simbolo imprenditoriale della città di Palermo. La Commissione ha espletato un lavoro puntuale che ha portato a concrete migliorie progettuali: dalla previsione di più verde, alla coerenza con i parametri di invarianza idraulica e la realizzazione, ove possibile, di tettoie fotovoltaiche con la doppia finalità di coprire le vetture in sosta e generare energia green. Interventi che si coniugano con l’interesse più generale di trasformare un relitto urbanistico in un polo di sviluppo e occupazione per la città».
Lo dichiara il consigliere comunale e presidente della Commissione Urbanistica Antonio Rini
Il voto sull’ex Grande Migliore mette d’accordo maggioranza e opposizione al consiglio comunale di Palermo. L’unica eccezione è stato il gruppo Oso (Ugo Forello e Giulia Argiroffi).
A difendere la delibera in aula Maurizio Carta, assessore all’Urbanistica, e Giuliano Forzinetti, assessore alle Attività produttive.

“E’ una delibera che permetterà la realizzazione di un parcheggio alberato. C’è stato un lavoro collettivo all’interno della commissione. Con l’approvazione di questo importante atto, si avvia concretamente l’iter burocratico per recuperare un bene simbolo imprenditoriale della città” ha detto in aula Antonio Rini, di Fratelli d’Italia, presidente della Commissione urbanistica. Della stessa commissione fanno parte Leopoldo Piampiano (Forza Italia), Giuseppe Milazzo (Fratelli d’Italia), Sabrina Figuccia (Prima l’Italia), Rosario Arcoleo (Pd) che ne hanno difeso gli obiettivi. Critica Giulia Argiroffi della stessa commissione consiliare: “questa città deve riscoprire la possibilità di abbattere. Questo è un fallimento della pianificazione, è un progetto brutto”. “Oggi il Consiglio Comunale ha dato prova di grande maturità e lungimiranza” afferma il capogruppo Dc, Domenico Bonanno.

Per Franco Miceli (Pd), anche lui componente della Commissione urbanistica: “Non è stata approvata una variante. Ma è stata varata una diversa regolazione di un atto di convenzione già sottoscritto dal Comune e da un soggetto privato nel 2007. Queste opere, già realizzate per l’ottanta per cento, vanno completate per evitare di lasciare una ferita nella struttura urbana“.

Per Fabio Giambrone (Pd) “si sono persi due anni inutilmente. La delibera venne bocciata grazie al voto degli stessi partiti che adesso sono in maggioranza e che evidentemente hanno cambiato idea”. Per i Cinquestelle Antonino Randazzo in aula ha confermato il voto a favore che già il Movimento aveva espresso su un atto simile nel 2021. Per Massimiliano Giaconia (Progetto Palermo) l’approvazione della delibera era necessaria perché “nessun investitore poteva trovare attrattiva un’area incompiuta”
Del resto due aste sono andate in questi anni deserte. Il plauso per l’approvazione della delibera consiliare arriva anche dal fronte sindacale. Mimma Calabrò e Stefano Spitalieri di Fisascat Cisl Palermo-Trapani dicono: “Ci sono adesso le condizioni perché l’intera area dell’ex Grande Migliore venga rimessa sul mercato, tornando ad essere un bene appetibile e fruibile. I 269 ex dipendenti dalla vendita dell’immobile potranno finalmente recuperare le spettanze da loro maturate e mai corrisposte”.