“La bellezza che ci appartiene”.
E’ questo il nome di un progetto di studio rivolto ai pazienti affetti da demenza e alle loro famiglie, svolto a Palermo.
Sempre più studi hanno dimostrato che le artiterapie sono uno strumento di prevenzione e trattamento della demenza.
Tra questi studi quello della dottoressa Flora Inzerillo, responsabile dell’ambulatorio di psicologia clinica del centro demenze e declino cognitivo dell’Azienda Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo che ha presentato a Palazzo Abatellis i risultati.
Il progetto
Lo studio ha coinvolto i pazienti con demenza conclamata media/grave e pazienti con un declino cognitivo in fase iniziale su cui si è riscontrato un migliore risultato. Ma, importante, anche il risultato sui caregiver, ossia i familiari del paziente che si fanno carico di tutto.
I benefici delle artiterapie:
- stimolano e supportano le capacità cognitive e motorie attraverso il costante uso dei materiali artistici;
- alleviano i sintomi depressivi e o ansiosi;
- migliorano i livelli di autonomia grazie alla riattivazione delle funzioni psichiche residue;
- promuovono la rievocazione di esperienze ed emozioni piacevoli, con il conseguente aumento del livello di consapevolezza ed il rinforzo del senso d’identità.
In particolare, la stimolazione attraverso l’uso delle immagini sembrerebbe essere di grande aiuto nel sostenere la memoria remota e di conseguenza promuovere recupero di elementi del passato da parte del soggetto demente.
Mentre alcuni studi hanno riscontrato che, per i soggetti più gravi, anche quelli che non parlano più o hanno afasia, la musicoterapia permette di non perdere il contatto con la propria identità attraverso l’emozionale.
Per quanto riguarda i caregiver, è stata evidenziata una riduzione significativa di forme di stress e depressione.
Le istituzioni
Il progetto si è potuto realizzare grazie ad un accordo sottoscritto tra il Policlinico e l’assessorato regionale dei beni culturali e dell’identità siciliana, attraverso la Galleria regionale della Sicilia di Palazzo Abatellis, diretta da Evelina De Castro.
“Ben vengano iniziative come questa in cui l’arte si mette al servizio dei più fragili”. A dichiararlo l’assessore ai Beni Culturali Francesco Paolo Scarpinato.
“L’auspicio è che progetti come questo possano svilupparsi anche in altri siti, in cui accanto alla normale fruizione si possa pensare ad una più ampia funzione sociologica. L’arte, in tutte le sue forme, si conferma un potente strumento di comunicazione“, conclude.
“La cura di ogni malato passa dal miglioramento della qualità di vita”, afferma l’assessore alla Salute Giovanna Volo.
Bisognerebbe “Estendere in tutta la Sicilia quella che è la combinazione ideale per il ritrovarsi nella normalità. Quindi non possiamo che rivolgere il nostro apprezzamento a tutte quelle iniziative messe in campo che puntino alla presa in carico globale del paziente, sia dal punto di vista fisico sia da quello psichico”.