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28 Febbraio

Noto (SR), convegno “PNRR: Funzioni pubbliche, mercati e rischio criminale”

martedì 28 Febbraio 2023
Si è svolto questa mattina 28 febbraio, al TeatroTina di Lorenzo” di Noto, l’importante Convegno che ha avuto come tema “PNRR: Funzioni pubbliche, mercati e rischio criminale“.
La Città di Noto sente l’esigenza di interpretare un ruolo di iniziativa e responsabilità, che le deriva anche dalla sua eccezionale reputazione e dalla riconoscibilità internazionale, nel promuovere una riflessione sull’importanza del PNRR, quale straordinaria opportunità di rilancio, ma anche di definitiva, solida e irrinunciabile affermazione di un modello di sviluppo sano e libero da ogni possibile nefasta infiltrazione criminale.
Il convegno ha visto come illustri e autorevoli relatori, gli attori fondamentali nel controllo e costante monitoraggio, a tutela della legalità, di tutti i percorsi di costruzione e realizzazione derivanti dal PNRR.
Ad approfondire il tema, accanto a me ci sono stati: il Dott. Roberto Alfonso già Procuratore Generale della Repubblica di Milano; la Prof.ssa Stefania Pellegrini dell’Università di Bologna; il Generale di Divisione della Guardia di Finanza Nunzio Ferla, Coordinatore dell’Unità di Missione P.N.R.R. presso la Presidenza Consiglio dei Ministri – Dipartimento Politiche di Coesione; il Dott. Maurizio De Lucia, Procuratore Distrettuale alla Procura di Palermo; il Generale di Divisione CC Rosario Castello, Comandante Legione Carabinieri Sicilia; il Generale di Corpo D’Armata Giuseppe Zafarana, Comandante Generale della Guardia di Finanza; il Dott. Giovanni Melillo, Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e il dott. Manfredi De Leo, Vice Capo di Gabinetto del Ministro Fitto. I comuni d’Italia con il P.N.R.R. NEXT GENERATION ITALIA hanno a disposizione un formidabile strumento finanziario per riprendere un cammino di crescita intelligente ed inclusiva con il resto d’Europa“, le parole del sindaco di Noto, Corrado Figura.
Il PNRR è uno strumento che non elargisce contributi a pioggia: soltanto i progetti realmente realizzabili, cantierabili e coerenti con la strategia di sviluppo concordata in sede europea intercettano i finanziamenti. La fase progettuale e dello studio di fattibilità tecnico-economica costituisce lo snodo preliminare per arrivare ad ottenere i finanziamenti degli interventi programmati.
Questo convegno può scrivere una pagina significativa nel percorso di consolidamento e di attuazione del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza nel Sistema Italia; nella sua articolazione attraverso le sei missioni previste; nell’analisi degli impatti sulla Pubblica Amministrazione, ma soprattutto nella lucida consapevolezza dei rischi insiti in un percorso che irrora il Paese di risorse senza precedenti. Risorse suscettibili, è evidente, di riversarsi in canali e poi in serbatoi e infine in meccanismi di distribuzione che necessitano di verifiche rigorose e costanti.– continua- Oggi abbiamo voluto testimoniare la consapevolezza forte dello Stato, la determinazione, la volontà e la capacità delle Istituzioni preposte di esercitarla pienamente, questa vigilanza, da cui dipende qualcosa di più della semplice attuazione del Piano. Ne dipende, probabilmente, l’indirizzo definitivo del Paese, e, in questo senso, la possibilità di realizzare attraverso il PNRR non solo un processo strutturale di risanamento economico ma anche di innovazione, partecipazione e bonifica, altrettanto auspicabilmente strutturale, di un sistema ancora troppo spesso infiltrato da interessi criminali e da dinamiche illegali”.
Su questo snodo si gioca un passaggio decisivo per la ricomposizione di un meccanismo di fiducia dei cittadini verso le Istituzioni, verso le Amministrazioni e verso l’idea stessa di futuro. Si gioca un passaggio decisivo per un nuovo consolidamento di quella coesione civile e sociale nel Paese che ha bisogno di trasparenza, di efficacia, di effettività, di concretezza e di certezza delle regole. Su questo snodo si gioca un passaggio decisivo per la pulizia e limpidezza dei meccanismi di coinvolgimento del talento, delle competenze, dei saperi, delle professionalità e quindi, ancora una volta, dei processi di partecipazione reale ad una svolta che necessita di molte consapevolezze ed assunzioni di responsabilità: quella delle Istituzioni e delle Amministrazioni, come detto, ma anche quella dei cittadini, del terzo settore e del tessuto civico in generale, poiché il Piano Nazionale, che è di ripresa e resilienza, necessita di una componente umana, psicologica ed emotiva che è fondante in tutti i fenomeni di resilienza.
La resilienza necessita di motivazioni forti e tali motivazioni sono tanto più solide e potenti se accompagnate da un senso di giustizia e di autentiche pari opportunità per tutti.
E’ e sarà dunque il controllo e la prevenzione da ogni possibile rischio criminale a rafforzare la fiducia generale nel PNRR e dunque la sua reale e coraggiosa possibilità non solo di rafforzare il Paese ma di…..cambiarlo!! E sul tema della resilienza, consentitemi, questa Città ha qualcosa da dire. Trovo molto significativo, e come Sindaco ne avverto il senso con particolare orgoglio, che questo convegno si svolga a Noto: città che ha misurato, insieme a tutto il Val di Noto, l’urto di una catastrofe naturale che nel 1693 l’ha rasa al suolo.
E’ stata la lungimiranza di una classe dirigente, ma anche la partecipazione dei cittadini, e soprattutto la capacità resiliente di una comunità nel suo insieme, a trovare le motivazioni per ricostruire, trasferendo alle generazioni che sarebbero venute il messaggio di grandezza e meraviglia che oggi tutto il mondo conosce come “Città Tardo Barocche del Val di Noto” e che l’Unesco ha inscritto come Patrimonio dell’Umanità“.
Ci si dimentica spesso che il riconoscimento Unesco non è stato fondato solo sul dato architettonico, culturale ed urbanistico: l’Unesco ha infatti riconosciuto eccezionale valore universale alla capacità resiliente delle donne e degli uomini che dal senso di Bellezza, di Giustizia, di fiducia nella Fede e nelle Istituzioni hanno derivato la forza di ribellarsi alla devastazione per rimettersi in marcia.
Tutto questo può apparirci lontanissimo, eppure non lo è. Sono queste le dinamiche su cui anche oggi occorre riflettere. La Bellezza non è un concetto astratto e mi piace pensarla in profonda, continua e necessaria relazione con la Legalità. Oggi Noto mette in gioco la sua reputazione internazionale come centro di Bellezza e di Cultura; come attrattore turistico riconosciuto ed ammirato; come capofila di un Sito seriale dell’Unesco tra i più importanti del mondo e, nel mettere a disposizione tutto questo, afferma con forza che è bello ciò che è giusto. I territori devono assumere un protagonismo nei processi connessi al PNRR, non soltanto per le iniziative progettuali e per le ricadute economiche e strutturali, ma soprattutto nel contributo deciso ad una direzione corretta. Ricordo il monito di Seneca: “Nessun vento è favorevole al marinaio che non sa dove andare”. E la riflessione di oggi ci conforta. Abbiamo la certezza dell’unica direzione necessaria per definire il PNNR come il meccanismo utile a salvare la straordinaria bellezza del nostro Paese, affrancandola, speriamo definitivamente, dalla pressione dell’illegalità. Il vento oggi può essere favorevole perché il marinaio sa dove andare!“, ha concluso.
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