Bruciata a Palermo l’auto di famiglia di una giornalista. Obiettivo dell’intimidazione, sulla quale indaga la polizia, è Rossella Puccio, che collabora con diverse testate. La cronista era stata già aggredita, nel giorno di Ferragosto del 2020, mentre riprendeva un intervento dei carabinieri sulla spiaggia palermitana di Barcarello dove era stata allestita una tendopoli abusiva.
Numerose persone, comprese alcune donne, avevano assalito la cronista e l’avevano colpita con calci e pugni. Sette degli aggressori sono stati identificati e rinviati a giudizio: il processo si celebrerà in tribunale. La giornalista è assistita dall’avvocato Serena Romano, Ossigeno per l’informazione ha sostenuto l’assistenza legale e l’Ordine dei giornalisti di Sicilia si è costituito parte civile. Circa dieci anni fa alla stessa auto ora bruciata erano state tagliate le ruote.
La nuova intimidazione ha avuto come teatro un’area del quartiere di Sferracavallo. Le immagini di un sistema di videosorveglianza riprendono un uomo che si avvicina all’auto, una Kia Picanto, sulla quale versa il contenuto di una bottiglia e quindi innesca l’incendio.
“Esprimo solidarietà e vicinanza nei confronti della cronista Rossella Puccio, con l’auspicio che le indagini possano fare luce sull’intimidazione e identificare gli autori di questo gesto che condanno con fermezza”. Lo dichiara il sindaco, Roberto Lagalla.
“Esprimiamo solidarietà alla giornalista palermitana Rossella Puccio, ancora una volta vittima di atti intimidatori. Auspichiamo che le forze dell’ordine individuino al più presto il soggetto che nel quartiere Sferracavallo ha cosparso di benzina l’auto di famiglia dandole fuoco. Come Movimento 5 Stelle ci uniamo alla richiesta della giornalista che ha chiesto al Comune che nella zona vengano installate videocamere di sorveglianza e potenziata l’illuminazione“. Lo scrivono in una nota la Senatrice M5S, Dolores Bevilacqua, e i consiglieri della settima circoscrizione,Giovanni Galioto e Simone Aiello.
“L’atto d’intimidazione subito da Rossella Puccio è molto grave. Siamo vicina alla donna e alla professionista, che con coraggio ha denunciato le malsane abitudni attraverso le quali si consumano e si occupano parti di territorio e beni comuni che meriterebbero cura e rispetto. Da parte nostra vanno a Rossella e a tutti i cronisti e le croniste impegnate, un icoraggiamento a contnuare il loro lavoro con determinazione”. Lo scrive Ramon La Torre, segretario cittadino Rifondazione Comunista Palermo