“Forniremo massima collaborazione alle forze dell’ordine e alla magistratura per l’inchiesta che configurerebbe diversi casi di assenteismo al Comune. Da una parte, non posso che auspicare che le accuse che saranno eventualmente mosse ai lavoratori si rivelino infondate. Dall’altra non possiamo che assicurare che, in caso di condanna, si attiveranno tutte le procedure del caso a tutela della collettività. Chi ha sbagliato deve pagare”. Lo ha detto il sindaco di Favara, Antonio Palumbo, dopo aver appreso che una trentina degli impiegati comunali sono indagati per assenteismo. “E’ nostro dovere non solo difendere il buon nome del Comune, ma anche dei tanti dipendenti che con scrupolo e sacrificio forniscono servizi e risposte ai cittadini ogni giorno, anche ben oltre l’effettivo riconoscimento economico” ha aggiunto.
Infatti, sarebbero circa 30 gli impiegati del Comune di Favara, in provincia di Agrigento, sono indagati per assenteismo dal lavoro. Il sostituto procuratore di Agrigento, Gloria Andreoli, ha fatto notificare loro un avviso di proroga delle indagini preliminari dell’inchiesta. I reati ipotizzati sono falso ideologico e truffa aggravata.
Il magistrato ha disposto anche l’acquisizione di documenti in Municipio. Secondo l’accusa ci sarebbero state false ‘timbrature’ per far risultare presenti i dipendenti quando erano in realtà assenti. Indagini sono in corso anche su certificati medici per giustificare l’assenza al lavoro. L’inchiesta è stata avviata nel 2021.