Per il leader di Europa Verdi Angelo Bonelli il Ponte è una manovra di propaganda neanche tanto nuova, al punto da definirla un deja vu, con l’aggravante che il ministro Salvini non ha ancora detto dove prenderà i soldi. (qui)
A replicargli è la sottosegretaria ai rapporti con il Parlamento Matilde Siracusano che definisce la manifestazione dei No Ponte a Torre Faro un paradosso anacronistico.
“E’ stato uno schiaffo alla Sicilia, al Mezzogiorno che vuole emanciparsi, camminare sulle proprie gambe, a interi territori che vogliono finalmente crescere- commenta Siracusano- Nulla di nuovo. Da decenni siamo abituati alla sinistra dell’oscurantismo, ai compagni dei perenni ’no’, che manifestano la loro contrarietà ad ogni forma di progresso, condannando così interi territori all’arretratezza infrastrutturale, industriale, economica. Noi abbiamo un approccio completamente diverso. Noi riteniamo che le grandi opere e i grandi progetti possano riscattare intere Regioni e intere comunità, fungendo da attrattori di ulteriori investimenti, e quindi da volano per creare sviluppo e lavoro“.
La sottosegretaria ribadisce che il Ponte sullo Stretto è una grande occasione per Messina, per la Sicilia, per la Calabria, e per l’intero Paese. Il governo Meloni – con il testa il presidente Silvio Berlusconi e l’intera Forza Italia – va avanti con determinazione, e il decreto approvato in Consiglio dei ministri “rappresenta solo il primo passo di un percorso che, ne sono certa, ci condurrà alla storica realizzazione di questa infrastruttura strategica per un Sud pronto a nuove sfide e che vuole essere protagonista in Italia e in Europa”.