“Ho chiesto di incontrare il ministro per lo Sport Andrea Abodi e ringrazio il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani per la sua disponibilità ad assumere contatti con il presidente della FIGC Gabriele Gravina che io avevo personalmente sentito nei giorni scorsi. Sorprende e dispiace l’estemporanea decisione che esclude Palermo e la Sicilia da una manifestazione calcistica internazionale, penalizzando oltre 5 milioni di cittadini e concentrando prevalentemente l’evento nell’area centro-settentrionale del Paese.
La Città di Palermo è certamente in ritardo rispetto al processo di ottimizzazione e potenziamento degli impianti sportivi ma il dossier presentato offre sufficienti garanzie di adeguato rafforzamento delle necessarie infrastrutture nell’arco di quasi dieci anni intercorrente da qui all’avvio degli Europei. Questo solo argomento vale a fornire legittime perplessità sulle motivazioni della scelta, anche in considerazione delle circostanze che, nel passato, la Città di Palermo si è sempre fatta trovare pronta in occasione di simili appuntamenti e che, ad oggi, almeno cinque tra le sedi prescelte non offrono tutti i requisiti richiesti.
“Nell’imbarazzante silenzio del governo nazionale e regionale, Palermo e la Sicilia sono stati tagliati fuori da Euro2032. Sono 10 gli stadi selezionati e l’Italia, ahimè, finisce a Bari. Palermo, quinta città d’Italia, è stata esclusa dalla lista – in cui figurano anche città e stadi più piccoli – pare anche per la difficoltà nell’essere raggiunta, per i collegamenti da e per l’Isola. Ancora una volta la mia regione paga il gap infrastrutturale che ben conosciamo, costringendo i siciliani all’emarginazione territoriale e oggi anche sportiva. Noi chiediamo che il ministro dello Sport Abodi venga a riferire in Parlamento su una scelta che offende Palermo e 5 milioni di siciliani”.
Lo dichiarano il capogruppo PD in commissione Trasporti della Camera e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo, e Mauro Berruto, responsabile Sport Pd, che aggiungono: “è una decisione che è necessario rivedere. Non si può spaccare il Paese in due escludendo una città che fino a pochi mesi fa ha anche ospitato gare ufficiali della Nazionale.
MARIANGELA DI GANGI
“Il progetto per bonificare una discarica e realizzare un’area polifunzionale allo ZEN, la “nostra” Piazza, è un successo che prima di tutto premia anni di battaglie condotte dagli abitanti, dalle mamme, dai bambini e dalle bambine del quartiere. Quando quella discarica diventerà una piazza verde sarà una vittoria del quartiere. Sarà anche il frutto di una sana collaborazione fra istituzioni, in questo caso Comune e Regione, e del dialogo fra queste e la società civile e il quartiere.
Come abbiamo fatto in questi mesi, proseguirà il nostro impegno e il nostro monitoraggio affinché il progetto si trasformi presto in realtà. Intere generazioni di bambini e bambine dello ZEN hanno aspettato già fin troppo ed è ora che questo piccolo sogno diventi realtà”. Lo dichiara la consigliera del comune di Palermo, Mariangela Di Gangi.
ANNALISA TARDINO E SABRINA FIGUCCIA
“É paradossale che la Sicilia sia stata esclusa dalla FIGC dal dossier di candidatura dell’Italia per organizzare l’Europeo di calcio 2032. Un’esclusione motivata dal fatto che inserire due isole, poiché Cagliari fa parte della proposta, con i rispettivi problemi logistici di spostamenti, avrebbe potuto creare dei disagi. Bene, crediamo che sacrificare Palermo e la Sicilia sull’altare del radicalismo ambientale sia un grande errore, né siamo pronti a rinunciare a questo importante evento sportivo, volano di economia e di turismo per tutto il territorio.
La FIGC dovrebbe immediatamente rettificare una decisione penalizzante, che riteniamo ingiusta, e dovrebbe proporre entrambe le isole, Sicilia e Sardegna, come sedi di “Italia Euro 2032”, considerato anche che delle dieci città designate a ospitare la fase finale dell’Europeo solo tre sono al sud: Napoli, Bari e Cagliari. È di tutta evidenza che Palermo non può mancare, se lo meritano i cinque milioni di siciliani.
Ovviamente non sfugge che lo stadio di Palermo necessita di investimenti e interventi, che il comune e la regione si sono dichiarati pronti ad effettuare, per renderlo confacente ai criteri richiesti e in grado di accogliere tale evento. Riteniamo, infatti, ci sia tutto il tempo per provvedere, da qui a qualche anno, considerato l’orizzonte 2032, né crediamo che tutti gli altri stadi indicati dalla FIGC stiano molto meglio di quello Palermitano. Da questo punto di vista accogliamo con favore la presa di posizione del sindaco Lagalla ed il sollecito intervento del presidente Schifani, che ha già avviato le dovute interlocuzioni con il presidente FICG Gravina. Ci aspettiamo un passo indietro dalla FIGC. Aggiungiamo che tale vicenda riaccende prepotentemente la necessità della realizzazione del Ponte sullo Stretto, su cui si stanno impegnando la Lega e il Governo Nazionale con il Ministro Salvini. Ci auguriamo che quanto accaduto serva per fare ravvedere anche chi fa sterili contrapposizioni al Ponte”.
Così in una nota congiunta Annalisa Tardino commissario della Lega Sicilia per Salvini Premier e Sabrina Figuccia, Assessore allo Sport del Comune di Palermo.