E’ pronto, secondo quanto si apprende, il parere della Commissione tecnico scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) che dà il via libera alla terza dose per la vaccinazione anti-Covid.
Priorità sarà data, in una prima fase, a soggetti immunodepressi, trapiantati, grandi anziani, ospiti delle Rsa e sanitari a maggiore rischio (ad esempio se in attività nei reparti Covid).
Per i richiami, secondo le indicazioni del parere della Cts Aifa, verranno utilizzati i vaccini a mRna, ovvero i vaccini Pfizer e Moderna.
Sempre per la terza dose di richiamo del vaccino anti-Covid dovrebbe essere somministrata, secondo quanto si apprende, “almeno dopo 28 giorni” dalla seconda dose per quanto riguarda i soggetti immunodepressi ed i trapiantati. Il richiamo andrebbe invece effettuato “almeno dopo sei mesi” per le altre categorie indicate, ovvero grandi anziani, ospiti delle Rsa e personale sanitario a rischio. Sarebbe questa l’indicazione contenuta nel parere sulla terza dose elaborato dalla Commissione tecnica scientifica (Cts) dell’Agenzia italiana del farmaco.
Secondo quanto si apprende, inoltre, è stato convocato un Cda straordinario dell’Aifa per l’esame del parere sulla terza dose di immunizzazione anti-Covid elaborato dalla Commissione tecnica scientifica di Aifa. Il Cda si svolgerà oggi stesso e dovrebbe valutare il via libera al parere nell’ambito della legge 648, relativa alle autorizzazioni all’uso di farmaci fuori indicazione.
La vaccinazione aggiuntiva prevista nella delibera, spiega l’Aifa, “sarà resa disponibile mediante inserimento dei vaccini Cominarty e Spikevax nell’elenco di cui alla L. 648/96 con spesa a carico di apposito fondo del Ministero della Salute dedicato all’acquisto di farmaci e vaccini Covid, in analogia a quanto già avvenuto per la disposizione emergenziale all’uso degli anticorpi monoclonali anti SARS-CoV-2″.
Nel provvedimento, precisa l’Aifa, “non viene inclusa la popolazione generale in attesa che EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei suddetti vaccini”.
“L’estensione di tale misura a livello nazionale – prosegue- assunta anticipatamente rispetto alla posizione EMA, si configura come un importante atto di sanità pubblica teso a tutelare la popolazione più esposta al rischio di sviluppare forme gravi di Covid 19″.
Nel parere della Commissione Aifa sulla terza dose per la vaccinazione anti-Covid non è inclusa la popolazione generale, perché per la valutazione del richiamo sulla popolazione più ampia sono attesi ulteriori dati. A precisarlo è la stessa Aifa. Nel provvedimento, spiega, “non viene inclusa la popolazione generale in attesa che EMA valuti i dati forniti dalle aziende produttrici dei suddetti vaccini”.
“L’estensione di tale misura a livello nazionale – conclude – assunta in anticipo rispetto alla posizione EMA, si configura come importante atto di sanità pubblica per la tutela della popolazione più esposta a forme gravi di Covid”.