“La presenza della VI Commissione Salute all’ARS oggi a Lampedusa ha voluto rappresentare un segnale di attenzione, solidarietà e impegno nei confronti di un’isola e di una comunità da anni in prima linea nell’accoglienza e nell’assistenza ai migranti“. Lo afferma Giuseppe Laccoto, presidente della VI Commissione legislativa del Parlamento regionale. “Il sopralluogo all’hotspot, che attualmente ospita 680 persone a fronte di una capienza massima di 389, è stata un’esperienza umana significativa e toccante durante la quale abbiamo avuto modo di interloquire con addetti, assistenti sociali, medici, forze dell’ordine. Da tutti è giunta la richiesta di una collaborazione più stretta tesa a gestire al meglio gli sbarchi che non devono gravare unicamente su quest’isola. E’ un problema che deve essere affrontato a livello europeo e l’Europa deve impegnarsi per migliorare le condizioni di accoglienza e assistenza” sottolinea Laccoto.
La Commissione, dopo aver incontrato in Municipio il sindaco di Lampedusa Filippo Mannino, ha effettuato un sopralluogo al poliambulatorio diretto dott. Francesco D’Arca. “Abbiamo apprezzato la qualità del servizio offerto e la professionalità degli operatori – dice il presidente Laccoto. “Raccogliamo la richiesta di dotare la struttura di una Tac ad alta risoluzione per evitare viaggi fuori dall’isola e in questa direzione abbiamo ottenuto rassicurazioni dal commissario dell’Asp 6 di Palermo Daniela Faraoni che ha illustrato una progettualità rivolta, con i fondi del PNRR, ad integrare la zona diagnostica del poliambulatorio con strumenti innovativi. Credo che questa struttura possa rappresentare un modello da seguire per le altre isole e per le zone più periferiche della Sicilia“.
“L’hotspot di Lampedusa è un girone infernale, queste persone non possono stare qui. Si deve trovare una soluzione. In struttura ci sono al momento 700 migranti, ma le condizioni sono disumane“.
Lo dice Carmelo Pace (Dc), vice presidente della commissione Sanità dell’Assemblea regionale siciliana, al termine della visita nell’hotspot.
La commissione, presieduta da Giuseppe Laccoto (Lega), si è riunita stamani a Lampedusa per verificare le condizioni della struttura che ospita i migranti ma anche del poliambulatorio, a servizio dei 6mila isolani.
“Qua tutti danno il massimo e fanno quasi l’impossibile, ma è più che evidente che l’hotspot è sovraffollato. La struttura è tarata per accogliere 389 persone e a volte ce ne sono persino 3000, ben 7 volte il numero dei migranti che potrebbe ospitare; ci sono persone che dormono a terra e che stazionano in condizioni igieniche precarie e per servire i pasti occorrono anche tre ore e mezza per ciascun pasto. Così non va, a questa gente che rischia la vita in mare non per coraggio, ma per disperazione, dobbiamo garantire un’accoglienza dignitosa“.
Lo afferma il capogruppo del M5S all’Ars, Antonio De Luca, che assieme ai componenti della commissione Salute di palazzo dei Normanni, di cui fa parte, si è recato oggi a Lampedusa per visitare il poliambulatorio e l’hotspot dell’isoletta a Sud della Sicilia.
“Sapevamo – dice Antonio De Luca – che avremmo trovato una situazione difficile e ne abbiamo avuto piena conferma. Poco prima della nostra visita sono stati trasferiti oltre 800 migranti e nonostante questo abbiamo visto una condizione non accettabile. Occorre investire per migliorare la struttura e soprattutto accelerare sui trasferimenti. A breve dovrebbe arrivare un aliscafo in grado di trasferire circa 800 migranti alla volta, confido che possa essere utile a rendere più sostenibile la situazione“.
“La trasferta della commissione a Lampedusa – conclude Antonio De Luca – vuole sottolineare, ove ce ne fosse ancora bisogno, la grande attenzione che va data a questo problema e vuole essere un segnale all’isola. Resta il fatto comunque che l’immigrazione non è emergenza, ma un problema strutturale, per il quale il governo nazionale e l’Europa devono darci una mano anche con la revisione dei trattati“.