In merito alla vicenda che riguarda il coinvolgimento di Agostino Genova, un dirigente dell’Asp di Palermo, il quale in cambio di denaro e regali avrebbe redatto, usando documenti falsi, verbali di riconoscimento di invalidità senza verificare che i richiedenti ne avessero i requisiti, ampia la platea delle reazioni:
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L’Asp di Palermo si costituirà parte civile nei confronti dell’ex dipendente dell’Azienda sanitaria, Agostino Genova. “Si apprende dalla stampa dell’inchiesta che ha coinvolto il medico Agostino Genova, collocato in pensione dal 31 dicembre scorso – ha detto il Commissario dell’Asp di Palermo, Daniela Faraoni – siamo indignati e disgustati a leggere il contenuto delle intercettazioni pubblicate dai giornali, ma soprattutto siamo indignati da quanto emerso dall’inchiesta. Ci costituiremo in tutte le sedi a tutela dell’immagine e dell’onorabilità dell’Asp di Palermo“. Genova, ex dirigente medico dell’Asp, aveva, tra l’altro, partecipato al concorso per direttore dell’Unità operativa complessa di Medicina legale della stessa Azienda, risultando inidoneo.
“Si scoperchia ancora una volta un sistema di interessi illeciti e di corruzione che ruota attorno ai bisogni delle persone, ledendo il diritto alla salute e confermando che attorno alla sanità permangono intenti affaristici, alimentati da uno scenario politico di rapporti e influenze che non è del tutto scomparso“. Lo dice il segretario della Cgil Palermo Mario Ridulfo, a proposito degli arresti che hanno riguardato il coordinatore dell’ufficio Invalidi civili dell’Asp 6, Agostino Genova, e altre 5 persone. “A Guardia di Finanza e magistrati il nostro plauso. Si tratta di un’indagine importante, che speriamo venga definita in tempi rapidi – aggiunge Ridulfo – A fronte di ritardi strutturali e tempi lunghissimi di attesa anche di due anni e mezzo per richiedere l’invalidità civile, lascia sgomenti un’indagine sui falsi invalidi e sulle mazzette intascate che coinvolge soggetti istituzionalmente rappresentativi e che svela ancora la mancanza del controllo sulla spesa pubblica e l’intreccio di legami politici con una stagione che pensavamo fosse conclusa“. “E’ l’ulteriore prova che nelle inefficienze si inserisce il malaffare – continua Ridulfo – Di fronte alla politica malata, la risposta della buona politica dovrebbe essere potenziare e rendere funzionale il servizio invalidi civili, dare risposte e trasparenza ai tanti malati che rischiano di non avere nessuna copertura e di non arrivare in tempo nemmeno alla prima visita“.
“Inquieta il quadro che sta emergendo dall’inchiesta della Guardia di finanza e della Procura della Repubblica di Palermo, con un sistema articolato di corruzione a danno della collettività. Ci chiediamo quali strumenti la regione stia mettendo in atto per prevenire altre situazioni simili e per accertare, al netto dell’iter giudiziario, quanto profonda è radicata sia la rete che ha operato illecitamente a Palermo“. Lo dichiarano Sergio Lima e Maria Grazia Pannitteri, rispettivamente componente della segreteria regionale e responsabile del dipartimento Legalità del PD Sicilia, che rivolgono un plauso ad inquirenti e forze dell’ordine a proposito dell’inchiesta per corruzione che vede coinvolto anche il medico t Genova, esponente della DC Nuova di Totò Cuffaro.
Dalle indagini sarebbe emerso un sistema inquietante di corruzione per ottenere prestazioni assistenziali in cui sarebbero coinvolti faccendieri e CAF del territorio. “Un sistema che – affermano – potrebbe essere diffuso e non limitato alle risultanze delle indagini. Un sistema che riaccende i riflettori sul ruolo dei CAF che sono ormai diventati strumento di raccolta del consenso elettorale“.
“Le dimissioni dell’assessore Genova a Partinico – proseguono – a questo punto sarebbero un atto di responsabilità. Ma appare difficile aspettarsi un gesto simile da chi usa un linguaggio indegno di qualsiasi carica pubblica. Per questo siamo sicuri che non arriveranno. Siano quindi il Sindaco e lo stesso Cuffaro ad intervenire con un atto di igiene politica – aggiungono- revocando l’incarico a chi, se non bastassero le gravissime e circostanziate accuse, per il linguaggio e il disprezzo manifestato verso istituzioni e legalità appare incompatibile con il ruolo di assessore“.
“La commissione regionale Antimafia aprirà un’indagine conoscitiva sulle modalità di gestione delle commissioni provinciali per l’invalidità civile”. Lo annuncia il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, a seguito dell’inchiesta per corruzione che ha coinvolto il dirigente dell’Asp di Palermo, Agostino Genova.