La Cgil, la Filcams e la Fillea Cgil hanno chiesto la convocazione di un incontro in Prefettura sull’utilizzo e sul destino dei beni confiscati alla mafia. “La cattura del capo mafia Matteo Messina Denaro – scrivono al Prefetto di Trapani, i segretari della Cgil Anselmo Gandolfo, della Filcams Giovanni Amato e della Fillea Gaspare Giaramita – rappresenta una vittoria per lo Stato, seppure un ulteriore risultato sarebbe conseguito se i beni sequestrati e confiscati tornassero a essere una realtà, produttive ed economiche, del territorio“.
Alla base della richiesta di incontro, per cui è stata chiesta anche la presenza dei dirigenti dell’Agenzia nazionali dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità, c’è la decisione dell’ “Agenzia” di trasferire ai comuni la gestione dei beni, con regole che sembrano creare notevoli difficoltà agli amministratori locali. “L’obiettivo è, dunque, quello di chiedere regole, per la gestione del patrimonio assegnato, che non determinino il blocco del bene confiscato e il conseguente aggravio dei costi per la collettività”.