I concerti allo stadio Scoglio sono una realtà consolidata ed anche l’estate 2023 (Tiziano Ferro e Pinguini Tattici Nucleari) è stata una conferma. L’ Arena Capo Peloro a Torre Faro, là dove è stato demolito l’ecomosto, era una scommessa. E la conclusione dei sei eventi, affidata ieri ad un grande Massimo Ranieri, con tanto di standing ovation finale e tutti in piedi a cantare “Perdere l’amore”, è la prova che la scommessa dell’amministrazione comunale è stata vinta.
“Si chiude così,.nel migliore dei modi e con un grande successo il ciclo di eventi alla nuova ARENA Capo Peloro- commenta l’assessore agli spettacoli Massimo Finocchiaro– Grazie a chi ci ha visto lontano. Grazie a chi si è impegnato per recuperare questo posto incredibile e grazie a tutti quelli che hanno reso possibile tutto questo. Un successo andato certamente oltre ogni aspettativa. Tutto è perfettibile ma il test è stato abbondantemente superato!”
I numeri sono dalla parte del superamento del test che ha guardato sia al pubblico di giovanissimi che a quello più adulto. Il brand Messina città della musica e degli eventi ha portato, per quel che riguarda la nuova location di Capo Peloro l’Rds Summer Festival, Fabri Fibra, Giorgio Panariello-Marco Masini, Daniele Silvestri e, ciliegina finale, Massimo Ranieri.
Il tour di Ranieri “Tutti i sogni ancora in volo” (dall’ultimo album che dà il titolo anche al varietà in due puntate proposto nei mesi scorsi su Rai1) ha fatto tappa in uno scenario unico, l’Arena Capo Peloro in riva allo Stretto, proprio sotto il Pilone.
L’eterno scugnizzo “innamorato dell’amore, gli ho dedicato il 95% delle mie canzoni”, ha incantato il pubblico invitandolo a riflettere sull’importanza di non smettere mai di sognare, neanche a 72 anni, esattamente come lui, che per due ore ha cantato, ballato, con un’atleticità da far invidia ad un ragazzino.
Ha iniziato con una gaffe “grazie alla città di Torre Faro”, anzi due “domani sarò in Sicilia”, ma si è fatto perdonare con una scaletta che ha fatto cantare a squarciagola i fan. Applausi per “Se bruciasse la città”, “Mi troverai”, “Rose rosse” “Pigliate na pastiglia”, Luna Rossa, Resta cu’ mme e “Perdere l’amore”.
Con Massimo Ranieri sul palco ad accompagnarlo Seby Burgio (pianoforte), Giovanna Perna (tastiere e voce), Pierpaolo Ranieri (basso), Luca Troll (batteria), Arnaldo Vacca (percussioni), Andrea Pistilli e Tony Puja alle chitarre, Valentina Pinto (violino e voce), Max Filosi (fiati e sax) e Cristiana Polegri (sax e voce). Ideato e scritto da Edoardo Falcone con Ranieri, lo spettacolo è organizzato da Puntoeacapo, Shake it, il Botteghino e GG Entertainement, in collaborazione con il Comune di Messina.
Due le canzoni per il bis, davanti a un pubblico tutto in piedi al quale l’artista ha ricordato quanto sia importante spegnere i telefoni, la tv, e andare incontro alla realtà.
“ Il problemi di questi tempi sta tutto li: tra noi e la realtà, quella vera, si è alzato il muro della realtà virtuale. Il mare? Il mare c’è ancora, bisogna solo andare a cercarlo. E per fare questo bisogna uscire di casa. Voi siete degli eroi perché avete lasciato divano e telecomando per venire qui al mio concerto. Voi siete pazzi. Un tempo era la cosa più normale del mondo, uscire, incontrarsi per conoscere sé stessi e gli altri. Ma oggi? Oggi è meglio stare a casa per non perdere l’ultima serie televisiva perché poi devi commentarla sui social. È diventato un lavoro, ma nessuno ti paga. Allora io dico molto meglio uscire, andare a teatro, entrare in una libreria, vedere una mostra e magari scoprire che il mare esiste ancora”.