La seconda edizione del Segesta Teatro Festival diretta da Claudio Collovà si chiude domenica 27 agosto, alle 19.30, al Teatro Antico con La buona novella di Fabrizio De André, riadattamento in siciliano del cantautore Francesco Giunta, omaggio al celebre album del grande artista genovese.
Lo spettacolo verrà presentato in anteprima assoluta nella nuova versione “in concerto”, ultimo approdo del progetto discografico curato da Edoardo De Angelis. Anche in questa occasione, come fu due anni fa per l’uscita dell’edizione speciale in vinile e per la presentazione del progetto a Roma presso l’Officina Pasolini diretta da Tosca, l’evento beneficia dell’affettuoso sostegno della Fondazione Fabrizio De André Onlus, grazie alla presenza straordinaria a Segesta di Dori Ghezzi (che ha definito il riadattamento “un atto d’amore”) e di Arnaldo Bolsi in rappresentanza della Fondazione.
Il nuovo allestimento si apre con un breve prologo che, attraverso alcuni frammenti del corpus dello stesso De André ispirati ai temi centrali del suo capolavoro, predispone il pubblico all’ascolto della versione in siciliano della “cantata” tratta dai Vangeli apocrifi, passando dal Cantico dei drogati a Si chiamava Gesù. Un dialetto, una lingua ma, soprattutto, un codice espressivo ricco di suggestioni ed espressioni che restituiscono, amplificandola, tutta la drammatica e universale sofferenza umana di cui è densissima la scrittura di De André. Una scrittura musicale ricca di richiami ad altri componimenti del repertorio del cantautore ispirati ai temi propri de La buona novella che dimostrano quanto costante e profonda sia stata, in questo straordinario artista, la sua laicissima indagine nel sentimento religioso.
La partitura è affidata alle voci di Laura Mollica, Valeria Graziani, Alessandra Ristuccia, Cecilia Pitino e Giulia Mei, accompagnate da Beatrice Cerami (pianoforte), Daniela Santamaura (violoncello), Virginia Maiorana e Federica Russo (percussioni) e che, per questa occasione, ospiterà al suo interno (direzione e percussioni) il musicista romano Alberto Laruccia, autore del nuovo allestimento musicale.
L’evento, della durata di 80 minuti, è prodotto da Musica del Sud con la collaborazione di Giuseppe Greco e di Edoardo De Angelis, curatore artistico ed editoriale, anch’egli presente per l’occasione al concerto-evento di Segesta.
Il Segesta Festival, promosso dal Parco Archeologico di Segesta diretto da Luigi Biondo, è sostenuto dal MiC – Ministero della Cultura e promosso dal Parco Archeologico di Segesta che comprende i siti di Custonaci, Contessa Entellina, Poggioreale e Salemi.