“Sulla Sicilia in 3 giorni si è già rovesciato circa 1/3 dei 700 millimetri di pioggia che mediamente cadono in un anno sull’isola“. Ad evidenziarlo, sulla base dei dati forniti dal S.I.A.S. (Servizio Informativo Agrometeorologico Siciliano), è il report settimanale dell’Osservatorio Anbi sulle Risorse Idriche.
Anbi rivela che “a Lentini, nel Siracusano, i pluviometri hanno registrato mm. 275,4, con una punta di mm.150 in una sola ora“. Ci sono state “punte di 1200 millimetri sull’Etna” e “alla stazione pluviometrica di Linguaglossa Etna Nord sono stati segnalati mm.398,8 in una giornata“.
“Dobbiamo essere consci che il rischio zero non esiste – commenta Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (Anbi) –, ma l’uragano mediterraneo è un ulteriore segnale di aggravamento della crisi climatica in atto e che evidenzia sempre più l’inadeguatezza complessiva del nostro sistema di difesa del suolo“.
“E’ un’emergenza cui, nell’immediato, possiamo rispondere solo con una campagna di prevenzione civile, atta a migliorare la capacità di resilienza delle comunità -, aggiunge Massimo Gargano, Direttore Generale di Anbi –. Contestualmente è indispensabile accelerare l’iter per interventi strutturali, capaci di ridurre il rischio idrogeologico di fronte all’estremizzazione degli eventi atmosferici. I Consorzi di bonifica non solo sono impegnati quotidianamente sul territorio, ma hanno centinaia di progetti pronti in attesa del via definitivo“.