La pace e il dialogo sono stati i temi al centro dell’ultima giornata della Festa dell’Amicizia. Questa mattina, in piazza Duomo, Suha Taweel e Zahwa Arafat, rispettivamente moglie e figlia di Yasser Arafat, hanno dato la propria testimonianza. Al termine dell’incontro, il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro, ha consegnato una targa “Alla memoria di Yasser Arafat per il suo contributo alla ricerca delle vie di dialogo e della pace”.
“Esprimo gratitudine e commozione per la consegna di questo riconoscimento da parte di una forza politica quale la Democrazia Cristiana, nuova ma allo stesso tempo radicata nella tradizione democratica, che si ispira ai valori del dialogo e della pace quali condizioni per promuovere il bene e la crescita del proprio popolo – ha dichiarato Zahwa Arafat -. Sono le strade che mio padre Yasser scelse di percorrere in tempi certamente difficili per la storia del mondo ma, forse, non quanto quelli attuali. È proprio per questo che il confronto costruttivo, pur nella diversità di storie e identità, e il riconoscimento della pace come aspirazione irrinunciabile per ogni nazione sono oggi ancora più necessari nell’impegno istituzionale e politico da parte di tutti i protagonisti in campo. Questo è ciò per cui mio padre ha speso la sua vita e questo è ciò che auguro a tutti voi”.
“Per noi la pace vuol dire libertà e crediamo fermamente che sia un valore assoluto al quale non vogliamo rinunciare – ha dichiarato il segretario nazionale della DC, Totò Cuffaro -. Questa è l’ennesima testimonianza di come il nostro partito sia aperto al dialogo e oggi abbiamo chiesto a Suha Taweel e Zahwa Arafat di essere messaggeri di pace”.
Alla Festa dell’Amicizia anche la senatrice Dafne Musolino che in merito allo scontro con il leader del movimento Sud chiama Nord e sindaco di Taormina Cateno De Luca, ci tiene a precisare: “So che cosa significa essere brutalmente attaccate sui mezzi social. C’è bisogno di ripristinare le regole di un confronto democratico fondato sull’amicizia e su una dialettica pacifica tesa a stimolare un dibattito. Queste non sono le regole di un buon vivere civile”.
Nel corso della mattinata sono stati tre i tavoli tematici. Il primo, da “Falaride ad Empedocle a Pirandello ‘Facis de necessitate virtutem’ – Agrigento, capitale della Cultura 2025”, alla presenza, tra gli altri, del sindaco della città della Valle dei Templi, Franco Miccichè, del coordinatore del comitato per la candidatura di Agrigento 2025, Nenè Mangiacavallo, dell’On. Luisa Lantieri.
Subito dopo, il secondo incontro: “Attività produttive – consorzi di tutela il ruolo delle indicazioni geografiche per lo sviluppo dei territori, produzione, trasformazione, tutela e promozione”, organizzato dall’on. Ignazio Abbate, alla presenza della senatrice Dafne Musolino; Felice Assenza, capo dipartimento Icqrf; Michel Zema, direttore generale CSQA; Mauro Rosati, dirigente gen. Qualivita/Origin Italia; Tindaro Germanelli, segretario Cna alimentare Sicilia; e da Giampiero Samorì, vice segretario nazionale DC.
Ultimo tavolo tematico, “Agricoltura: Il partito della terra”, alla presenza dell’assessore Agricoltura Regione Siciliana, on. Luca Sammartino, Sergio Marini, vice segretario nazionale DC; Dario Cartabellotta, dirigente generale assessorato Agricoltura Regione Siciliana; Giovanni Tomasino, direttore generale Consorzio bonifica Sicilia occidentale; Prof. Claudio Leto, docente Scienze Agrarie università Palermo; Francesco Ferreri, presidente Coldiretti Sicilia.
Pomeriggio è prevista, in piazza Duomo, la kermesse finale “La democrazia cristiana”, alla presenza di Salvatore Cuffaro, segretario nazionale DC; Lillo Pumilia; Marco Follini; on. Maria Elena Boschi, capogruppo Italia Viva alla Camera; Vito Riggio, amministratore delegato Gesap Palermo. In serata, i saluti finali da parte del presidente nazionale della DC, Renato Grassi; del segretario regionale DC, Stefano Cirillo; del presidente regionale della DC, Carmelo Pullara.