“Non esiste al momento alcuna proposta di legge che punti alla modifica del sistema sanitario regionale attualmente vigente. Il documento che alcune testate giornalistiche hanno pubblicato è una mera ipotesi di studio che necessita di un lavoro di approfondimento per essere trasformato in qualcosa di strutturato”. Lo dice all’Ansa l’assessore regionale alla Salute, Giovanna Volo.
“Per questa ragione il documento in questione non è stato ancora sottoposto al presidente della Regione o alla giunta regionale che dunque ne ignoravano l’ esistenza – precisa l’assessore – Ogni tentativo di farlo passare per un documento ufficiale risulta, quindi, falso e pretestuoso”.
“Una nuova mappa del potere, con relativa moltiplicazione delle poltrone, alla vigilia delle nomine dei manager”. Così in una nota Fp Cgil Sicilia a seguito della pubblicazione sui social del Piano di riorganizzazione ospedaliera varato dall’assessorato regionale della Salute. “È già indicativa – affermano i vertici della Funzione pubblica – la modalità con cui si arriva al Piano, la cui redazione non è stata preceduta da nessun confronto con le organizzazioni di categoria, ma strutturata semplicemente all’interno del Palazzo della politica, rinunciando alle dinamiche democratiche delle interlocuzioni e della concertazione con le forze sociali e sindacali”.
“Il Piano distribuisce solo nuove poltrone e nuovi poteri – osservano ancora il segretario generale Gaetano Agliozzo e la segretaria regionale con delega alla sanità Monica Genovese – non sarà sicuramente l’aumento dei direttori generali, amministrativi e sanitari, a diminuire le liste di attesa e a migliorare l’efficienza della sanità pubblica. Questo Piano è stato concepito solo per ampliare gli spazi della mediazione politica nella maggioranza. Come Fp – concludono Agliozzo e Genovese – stiamo valutando, con i nostri organismi e i territori, l’impianto di questo Piano di riorganizzazione ospedaliera, per mettere in campo proposte utili e iniziative necessarie a migliorarlo e qualificarlo nell’ottica di renderlo coerente e rispondente ai problemi dei cittadini siciliani”.
“Il diritto alla salute di tutti i cittadini è una priorità per il Partito democratico e siamo i primi a sostenere la necessità di una riorganizzazione dell’offerta sanitaria in Sicilia, ma se l’idea del governo Schifani è quella di trasformare la sanità in un fabbrica di poltrone troverà la nostra ferma opposizione all’Ars” dice Michele Catanzaro, capogruppo del Pd all’Ars. “In una riorganizzazione del sistema sanitario regionale bisogna partire dalle esigenze degli utenti e dalle caratteristiche dei territori – aggiunge Catanzaro – ed è indispensabile il confronto con gli operatori, con le associazioni interessate e con gli amministratori locali, cioè tutto quello che il governo regionale fino ad ora ha sistematicamente trascurato”.
“Il documento che contiene le modifiche del sistema sanitario merita più attenzione perché è certo che questo nuovo piano di riorganizzazione ospedaliera non va proprio bene. Siamo sollevati, quindi, dalla smentita dell’assessore regionale della Salute, Volo. Avevamo già visto la bozza, ci avrebbe sorpreso la mancanza di alcuni passaggi fondamentali, da parte della stessa Volo,
con le parti sociali”. Lo affermano Totò Sampino, segretario della Uil Fpl Sicilia, e Fortunato Parisi, coordinatore regionale della Uil Medici
“Attendiamo di conoscere quali siano i reali intendimenti del governo e chiediamo di conoscerli nella sede deputata a trattare queste tematiche, la commissione salute dell’Ars. Non firmeremo cambiali in bianco, avallando decisioni che portano a una moltiplicazione delle poltrone della sanità senza che queste siano slegate dal controllo politico, cosa che è stata la causa principale del disastro del sistema sanitario cui stiamo assistendo. Occorre mettere il cittadino e il diritto alla salute al centro della riforma e avere il coraggio di slegare la sanità dalla politica”. Afferma il capogruppo del movimento 5 stelle all’Ars, Antonio De Luca.