“Il blocco navale è un rimedio estremo che viene determinato da una convergenza internazionale, quindi non è questo il momento e il caso”. Così il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci, rispondendo a una domanda sull’ipotesi del blocco navale rilanciata di recente da Ignazio La Russa per fermare l’immigrazione irregolare. Musumeci l’ha detto a margine della convention di Fratelli d’Italia, “Italia, le radici della bellezza” in corso a Brucoli, nel Siracusano.
Musumeci ha aggiunto: “Il blocco delle partenze va determinato con accordi bilaterali con i paesi di partenza, l’Italia ha bisogno di 400 mila unità lavorative dice Confindustria. Abbiamo bisogno di forza lavoro, allora perché non consentire ai migranti, che scappano dai loro paesi per guerra, persecuzioni o carestia, di arrivare in Italia regolarmente sottraendoli alla mafia degli scafisti? Perché devono pagare 6-8-10 mila euro a quei delinquenti anzichè accedere regolarmente in Italia, e non solo, e costituire un contributo di lavoro? E’ un obiettivo semplice e chiaro”. E ha concluso: “Siamo convinti che gli accordi con la Tunisia e con Libia, se si dovesse stabilizzare il quadro politico in quel paese, potrebbero consentire all’Europa di fare di questa disperazione un’opportunità, ovviamente a patto che si rispettino le nostre regole e leggi. Allora saranno i benvenuti ma nessuno può pensare di venire in Italia per delinquere”.
“Uno dei temi che bisogna affrontare e risolvere, non a Roma, ma a Bruxelles”. Così il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci, rispondendo invece a una domanda sul caro voli, in particolare nei collegamenti da e per la Sicilia. “Noi abbiamo bisogno di puntare sul collegamento aereo non solo per il fenomeno turistico che potrebbe vederci il primo polo attrattivo del Mediterraneo ma intanto per la gente che vive in Sicilia o in Sicilia deve recarsi per ragioni di lavoro. Questo vale anche per la Sardegna. Purtroppo manca una seria politica europea a sostegno delle tratte sociali. Nessuno vuol viaggiare in Sicilia gratis, ma non è nemmeno possibile legittimare che il costo di un biglietto aereo da Catania a Milano debba costare più di un Roma-New York. E a Milano non si va per fare shopping, ma anche per motivi di salute o esigenze di carattere familiare”.
“Credo che su questo tema ci sia da parte del governo tanta buona volontà, naturalmente senza rompere con le compagnie di bandiera ma nemmeno senza consentire che ognuno si comporti da pirata, a cominciare dalla nostra compagnia” ha aggiunto.
E parlando del caso della giudice Iolanda Apostolico, sempre a margine della convention di Fratelli d’Italia, il ministro ha ribadito “Se un uomo politico passeggia in paese a braccetto con un mafioso non commette un reato, ma certamente proietta un’immagine negativa della buona politica. Bene, se un magistrato partecipa a una manifestazione di parte, con tante bandiere di parte, in un corteo in cui si dice ‘assassino’ al poliziotto, io mi chiedo: all’indomani, quando il magistrato torna al palazzo di giustizia quale credibilità può avere? Ecco perché io non reclamo dimissioni, credo che la magistratura abbia organi di autogoverno sufficienti per potere intervenire”.
“Mi sembra difficile difendere il ruolo di un magistrato che alimenta pregiudizi e che ha fatto scelte politiche che ostenta, sulle cui scelte poi è chiamata decidere”.
“Il sindacato dei magistrati che reclama il diritto alla privacy di un magistrato appare assolutamente patetico. La privacy si vive tra le mura domestiche e non in un pubblico corteo. E un magistrato a un pubblico corteo non deve partecipare”. continua il ministro.
“Non posso dire chi è, ma si tratta di un magistrato che negli ultimi anni si è divertito a utilizzare i propri pregiudizi di uomo di sinistra per attaccare esponenti della destra”. Così il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci, parlando di un altro giudice di Catania che, a suo avviso, è politicizzato oltre alla vicenda della giudice Iolanda Apostolico, di cui la Lega chiede le dimissioni per aver partecipato a una manifestazione per i migranti.
“Naturalmente qui nessuno reclama il diritto alla salvaguardia della propria dignità, perché non sarà certo questo tentativo a inficiare la dignità di ognuno di noi – ha aggiunto – Voglio solo dire che tra tanti magistrati seri, anche di sinistra, che mantengono una condotta responsabile c’é qualche politicizzato che non meriterebbe la solidarietà della gente responsabile e perbene. Non mi fate dire altro perché altrimenti roviniamo la giornata”.
Sulla questione Sud e le Province il ministro ha dichiarato che “Il sistema Italia ha bisogno di nord, sud e centro. Nessuno dica che gli interessi sono uguali perché è una grande bugia. Il tema serio è che il sud non deve inseguire i miracoli, ha tutte le potenzialità. Dobbiamo superare la logica della questione meridionale e lo dice un meridionale, per molti è stato un alibi. Il sud è una questione nazionale, il sistema Italia senza un sud capace di trainare l’economia non va da nessuna parte”.
“Un compito da affidare a un progetto d’area vasta è quello di ripristinare le Province che il centrosinistra ha massacrato e delegittimato, lasciando i sindaci in una desolante solitudine”. conclude il ministro delle Politiche del mare, Nello Musumeci.