L’attuale sistema dei rifiuti e degli impianti esistenti potrà essere mai adeguata rispetto alla produzione di rifiuti nell’Isola?
Il processo in questione rimane sempre in evoluzione e non è facile da gestire. Poi c’è l’aggravante che tutti i costi di trasformazione sarebbero scaricati sui comuni e dunque in ultimo sui cittadini con l’aumento della Tari.
Ad oggi la lettura dell’attuale raccolta differenziata di rifiuti urbani è la seguente. Da un lato in Sicilia il sistema di smistamento dei rifiuti, attraverso la differenziazione da parte dei cittadini, è cresciuta superando complessivamente nel 2021 la quota del 50%.
La Provincia più virtuosa è Trapani con oltre il 75%, seguita da Ragusa con oltre il 68%. Anche Messina può vantare un ottimo sistema di raccolta rifiuti, registrando una quota che si aggira a poco più del 50%. Una eccezione nonostante si tratti di una Città metropolitana. Poco allineate agli standard sono, infatti, Catania e Palermo che tirano giù la media della performance generale. La quota di raccolta differenziata è al di sotto del 50%, ma comunque registrando un aumento rispetto agli anni precedenti. I piccoli centri sono più operativi grazie al sistema della raccolta porta a porta che permette di raggiungere percentuali più elevate rispetto al sistema dei contenitori stradali: dall’80% al 90%.
La corretta governance dei rifiuti nel tempo trova la sua ragion d’essere nell’obiettivo di una progressiva riduzione dell’utilizzo delle discarica come unica modalità di smaltimento dell’immondizia, incentivando quanto possibile il recupero e il riutilizzo dei rifiuti. Un obiettivo che potrà pienamente realizzarsi fra qualche anno con la realizzazione – si auspica – dei termovalorizzatori.
I dati sono relativamente confortanti: rispetto a due anni fa, rimane stabile la percentuale del conferimento in discarica dei rifiuti urbani intorno al 59%, pur aumentando il numero di discariche presenti sul territorio regionale.
Produzione e raccolta dei rifiuti speciali rappresentanti da quelli provenienti dalle attività di costruzione e demolizione per oltre 3 milioni di tonnellate l’anno, seguite da rifiuti prodotti da impianti di gestione dei rifiuti, impianti di trattamento delle acque reflue fuori sito. Stando all’ultimo aggiornamento, in Sicilia la produzione di rifiuti speciali è arrivata a circa 7 milioni di tonnellate nell’anno 2020 registrando una diminuzione rispetto al 2019.
Se poi rapportiamo la quantità totale di rifiuti urbani prodotti al Pil ci sono una serie di considerazioni da fare. Osservando l’attuale sistema produttivo, c’è da dire che lo sviluppo della tecnologia ha contribuito alla crescita economica in relazione con la crescita della produzione dei rifiuti smaltiti.