La guerra, il caro prezzi, ci hanno abituati a guardare con molta attenzione ogni variazione “dell’asticella”, che incide a fine mese nel bilancio familiare. E quando i numeri sono alti, come accade spesso con la benzina, scatta l’allarme.
E’ quanto è accaduto a Franco De Domenico, ex deputato regionale ed ex candidato del centro sinistra a sindaco di Messina che nei giorni scorsi si è recato in provincia di Siracusa per lavoro, e osservando i prezzi dei carburanti nelle stazioni di servizio, si è reso conto che i messinesi subiscono prezzi sproporzionati dei carburanti ed in particolar modo del gasolio.
“La cosa, di cui nessuno ne parla e nessuno fa nulla, incide direttamente sulle tasche dei cittadini, a dimostrazione di come la politica sia distante dai bisogni della gente“, commenta.
Nelle foto che ha postato su Facebook da Catania in poi, verso Siracusa, peraltro nei distributori di carburante dell’autostrada (che di solito dovrebbero essere più cari), il prezzo del gasolio è stabile intorno a 1,85 euro al litro, con un minimo di 1, 837 ed un massimo di 1,856, ma, soprattutto si evince che il gasolio costa meno della benzina di circa 5 centesimi. Infatti il prezzo della benzina oscilla tra un minimo di 1,857 e un massimo di 1,926, come è giusto che sia, atteso che il costo di produzione della benzina è superiore a quello del gasolio.
“Orbene, andiamo a Messina—prosegue De Domenico– nello stesso giorno ho voluto verificare i prezzi, sempre self, di una decina di distributori della zona nord della città”.
E così ha scoperto che:
1) quasi tutti hanno si sono adeguati ad un prezzo del gasolio di 1,899, ossia, in media 5 centesimi in più del prezzo dei distributori della rete autostradale tra Catania e Messina (addirittura fuori dalla rete i prezzi sono anche più bassi);
2) quasi tutti espongono il prezzo della benzina uguale a quello del gasolio 1,899, e appare incomprensibile;
3) un solo distributore ha un prezzo leggermente inferiore del gasolio1,889, di solo 1 centesimo peraltro, e diversi hanno prezzi ben più alti, anche oltre 1,949 (sempre parlando di gasolio).
“Mi sembra evidente che si tratti di una anomalia che dipende da chi monopolizza, di fatto, la distribuzione dei carburanti nella nostra città- scrive De Domenico– Infatti, i maggiori prezzi non possono essere certamente imputabili ai titolari delle stazioni di servizio, atteso che i prezzi li stabiliscono le compagnie, cosi come i compensi, in verità molto bassi, che gli stessi percepiscono, che si aggirano intorno ai 3 centesimi a litro per il fai da te. L’ iniziativa del Governo di pubblicizzare i prezzi medi regionali non ha prodotto alcun effetto, atteso che di fatto si è creato un “cartello” che se ne infischia di evidenziare prezzi provinciali addirittura più alti della media regionale, così come altrettanto inutile è il cosiddetto. “Osservaprezzi carburanti”, ossia il sito https://carburanti.mise.gov.it/spzSearch/home del Ministero delle Imprese e del Made in Italy che permette di consultare in tempo reale i prezzi dei carburanti praticati presso gli impianti di distribuzione situati nel territorio nazionale, come comunicati dagli esercenti, che di tempo reale non ha nulla, perché, basta consultarlo, per vedere come l’aggiornamento sia mediamente in ritardo di 3/4 giorni”.
De Domenico conclude sottolineando la gravità della situazione che merita l’attenzione sia della politica che delle istituzioni, in primis della Prefettura, che dovrebbe vigilare sull’andamento dei prezzi.