Obiettivo acqua h24. Il traguardo dovrebbe essere raggiunto nel 2026, entro tre anni, grazie ad una massiccia azione di interventi alla rete idrica che comporterà la spesa di 70 milioni di euro, più altre risorse attraverso canali quali ad esempio il Pnrr. Non sarà facile, amministrazione e Amam chiedono pazienza anche perché, almeno fino ad aprile 2024, sarà chiesto ai messinesi di restare senza erogazione idrica per 24 ore per un solo giorno al mese.
C’è già il cronoprogramma, pertanto già adesso è possibile sapere quale giorno nei mesi di novembre, dicembre, gennaio, febbraio, marzo ed aprile, i rubinetti saranno a secco per 24 ore e sarà necessario sopperire con serbatoi e autobotti.
OGNI MESE 1 GIORNO A SECCO
I lavori iniziano subito ed a novembre la data in “rosso” è quella del 17 (per di più è pure venerdì). Stop ai flussi dell’Amam per 24 ore per consentire la sostituzione della condotta del Fiumefreddo. Gli altri distacchi saranno: il 15 dicembre, il 13 gennaio, il 16 febbraio, il 15 marzo e il 5 aprile. L’obiettivo finale è arrivare ad un’erogazione h24 nel 2026.
LA CONFERENZA STAMPA
La stagione dei cantieri è stata annunciata oggi in conferenza stampa dal sindaco Federico Basile, dall’assessore Francesco Caminiti, dal direttore generale Salvo Puccio e dalla presidente di Amam Loredana Bonasera, insieme ai componenti del Cda Adriano Grassi e Alessandra Franza. Tre anni di lavori per 70 milioni di euro, più altre risorse che dovrebbero essere destinate alla rete.
RIDURRE LE PERDITE
“I progetti sono iniziati nel 2019 puntando ad avere l’acqua 24 ore al giorno entro il 2026- ha spiegato la presidente Bonasera– C’è già un investimento da 70 milioni ed altri arriveranno con il Piano Nazionale di Interventi Infrastrutturali e per la Sicurezza del Settore Idrico. Cercheremo di limitare al massimo i disagi, ma ci sono interventi da fare su tutta la rete, lavori a Fiumefreddo, al serbatoio Montesanto che diventerà un’importante riserva per la città. L’obiettivo è quello di ridurre le perdite in rete, oggi pari al 53%, implementare l’asset management esistente, avviare la distrettualizzazione delle reti, integrare il sistema di telemisura e telecontrollo già esistente sulla quasi totalità delle infrastrutture idriche della città con sistemi di smart metering per la lettura dei contatori del nucleo centrale cittadino”
RICERCA IDRICA
Contemporaneamente si lavorerà ad uno dei “pallini” di Cateno De Luca, la ricerca idrica ed il potenziamento delle risorse (in programma ci sono già tre nuovi pozzi a Briga). I cantieri riguarderanno anche la manutenzione di serbatoi e condotte e quindi “sanare” le criticità causate da una rete troppo vecchia. Si interverrà anche all’anello Mangialupi per sostituire valvole e saracinesche con un progetto pilota che consente il monitoraggio immediato delle perdite.
Motivo di orgoglio per Bonasera è poi il Pnrr: “Siamo stati gli unici in Sicilia a essere ammessi. Andremo a sostituire dal prossimo anno tutta la rete terziaria. A disposizione ci sono 20 milioni e si completerà tutto entro il 2026”. Altri 40 milioni saranno destinati all’ efficientamento e all’ ampliamento dei serbatoi cittadini.
“Informeremo costantemente i messinesi sui cantieri e sui distacchi fornendo anche un calendario dei lavori- spiega Basile– Molti dei lavori sono già in corso, altri partiranno da gennaio. Sappiamo bene che i cantieri causano disagio, ma daranno un servizio migliore. Alla cittadinanza diciamo che apriremo una stagione di lavori che porterà disagi, ma l’obiettivo è quello di portare l’acqua h24 nelle case”.