E’ ancora polemica all‘Assemblea regionale siciliana sul ddl per le variazioni di bilancio, per l’esercizio finanziario 2021 e per il triennio 2021/2023.
L’articolo 1 del testo normativo è fondamentale perché contiene un taglio di fondi ai Comuni siciliani che l’opposizione contesta, in vista della necessità di garantire i sussidi ai precari Asu dell’Isola. E in aula circola l’emendamento all’art.36 della finanziaria regionale, la legge del 15 aprile n.9 2021. La modifica contiene l’erogazione di un bonus una tantum pari a 1000 euro, in considerazione che il bacino Asu, che conta 4571 lavoratori, è stato particolarmente colpito dagli effetti connessi alla pandemia da Covid 19. Non è possibile, infatti, procedere all’integrazione oraria di competenza degli Enti utilizzatori, né aumentare l’importo dei sussidi, perché è una somma già fissata da norma nazionale.
E comunque, in Commissione Bilancio è saltata la copertura finanziaria già discussa ieri, venendo a mancare i 3 milioni di euro che servono a garantire i pagamenti ordinari. Lega Sicilia aveva già chiesto tramite la pregiudiziale che non fossero distratte le somme previste (i 5 milioni di euro per l’aumento del monte ore per gli Asu). A queste condizioni i deputati del Carroccio non hanno votato la legge sulle variazioni di bilancio.
“Non c’è alcuna alternativa all’impegno immediato di 5 milioni per gli ASU a garanzia dei loro diritti e dei servizi che svolgono per i
cittadini. Non ci sono alternative a questa esigenza improrogabile ed è questa una condizione imprescindibile per affrontare qualsiasi discussione in Aula su altri impegni di spesa e bilancio regionale” . Lo ha dichiarato la deputata della Lega Marianna Caronia in vista della ripresa dei lavori parlamentari.
“Il partito democratico si opporrà con fermezza alla proposta del governo Musumeci di tagliare i fondi destinati alla stabilizzazione dei lavoratori Asu per gli anni 2022-2023″. Lo ha detto il capogruppo Pd Giuseppe Lupo, intervenendo in aula durante l’esame del disegno di legge 962/A di variazioni di bilancio. Il deputato dem si è riferito in particolare all’articolo 4, comma 1, lettera b del disegno di legge che prevede appunto il taglio dei fondi per la stabilizzazione.
Il dibattito a Sala d’Ercole anche sul sistema di raccolta dei rifiuti in Sicilia: era infatti attesa Daniela Baglieri, l’assessore regionale ai Servizi di pubblica utilità, chiamata a riferire al Parlamento siciliano sull’emergenza provocata dallo stop alla discarica di Lentini.
Il confronto “ha avuto toni stucchevoli negli interventi dei parlamentari Pd e Cinque stelle. Il governo Musumeci ha avuto il merito di varare un Piano Rifiuti atteso da anni, mentre in Commissione Ambiente veniva svolto un lavoro imponente per ridisegnare la mappa della gestione dei rifiuti in Sicilia recependo le indicazioni arrivate dalla Corte dei Conti ed all’Anac che distintamente hanno valutato la gestione del governo Crocetta come un sistema con poche luci e molte ombre e discarico-centrico”, ha detto il capogruppo dell’Udc all’Ars Eleonora Lo Curto.
“Mi auguro invece, che al di là, del gioco delle parti odierno, cada finalmente il tabù legato alla realizzazione dei termovalorizzatori che servono per recuperare energia solamente dai rifiuti che non possono essere differenziati. Sono questi impianti ora più che mai – conclude Lo Curto – indispensabili alla Sicilia per superare vecchie e nuove emergenze”.