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Ars, passa il “Defr” ma sulle variazioni di bilancio è caos

giovedì 29 Novembre 2018

Passa a sorpresa a Sala d’Ercole il Defr, Documento di Economia e Finanza Regionale, con 25 voti favorevoli e 15 contrari, ma sulla calendarizzazione delle variazioni di bilancio è caos.

Dopo la prima sospensione per la capigruppo, Sala d’Ercole ha ripreso i lavori.  “Il disegno di legge sulle variazioni di bilancio – ha dichiarato Micciché – sarà assegnato da stasera alle Commissioni di merito, che avranno tempo fino a lunedì 3 dicembre per esitarlo, prima che arrivi all’esame della commissione Bilancio, che dovrà approvarlo fino a mercoledì 5. Nella mattina di giovedì 6 dicembre si incardinerà il ddl in Aula e giovedi’ pomeriggio, e poi venerdi’ mattina fino a sera sara’ votato, con chiusura entro il giorno 7. Se per caso non ci si riesce, si andrà avanti a oltranza”.

Ma appena il presidente Micciché ha annunciato la calendarizzazione per le variazioni di bilancio a ritmi serrati, le opposizioni hanno serrati ranghi e lo hanno attaccato duramente.

Il presidente Musumeci non chieda agli altri di dimostrare ‘senso di responsabilità‘ – afferma il capogruppo del Pd Giuseppe Lupoquando proprio lui dimostra di non averne: fingere di non vedere la crisi che attraversa la sua maggioranza rischia di rallentare ancora di più l’attività dell’Ars che è ormai vicina alla paralisi. L’ennesimo rinvio d’aula per mancanza del numero legale che ha bloccato il voto al ddl riguardante i debiti fuori bilancio mostra chiaramente come la coalizione di governo sia ormai in frantumi. Per quel che ci riguarda – aggiunge – il Pd dimostra, e continuerà a dimostrare, il proprio senso di responsabilità nel portare avanti una ferma opposizione ad un governo inadeguato ed inefficiente. Noi facciamo la nostra parte, ci sono nostri disegni di legge già pronti per potere essere esaminati: si inizi a lavorare su quelli, se governo e maggioranza non sono in grado di presentare loro proposte“.

All’attacco anche il Movimento cinque stelle: “Governo Musumeci sempre più irresponsabile e inconcludente, con i suoi ritardi mette a rischio il pagamento degli stipendi dei Regionali e poi pretende di scaricare la colpa sul Parlamento“, affermano i deputati grillini ponendo l’accento sullo scontro avvenuto in aula in merito al calendario dei lavori delle commissioni sui documenti contabili. “Siamo alla follia – affermano i deputati – prima il governo dorme e poi pretende che qui si proceda al galoppo, dimezzando i tempi di esame delle carte e calpestando in maniera vergognosa il regolamento, cosa che non intendiamo e non possiamo accettare“.

A difesa del governo e di Micciché arriva la capogruppo dell’Udc, Eleonora Lo Curto: “Trovo strumentali gli attacchi al governo Musumeci sulle variazioni di bilancio approdate oggi in aula – afferma -. Risulta fin troppo ovvio che l’esame del ddl potesse avvenire solo dopo l’approvazione del rendiconto. Fuori da questo Parlamento c’è una platea di lavoratori che attende solo il rifinanziamento di capitoli di spesa ex lege che garantiscono lo stipendio e il sostegno al reddito di migliaia di famiglie. Sono orgogliosa della determinazione assunta dal presidente Micciché che ha inteso comprimere i tempi regolamentare al fine di garantire gli stipendi di quattromila famiglie. Piuttosto che criticarlo, le opposizioni collaborino senza pregiudizi e tatticismi

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