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La commemorazione

Anniversario strage di Nassiriya, Schifani: “La memoria appartiene all’intera collettività e va coltivata sempre” CLICCA PER IL VIDEO

sabato 11 Novembre 2023

In occasione delle celebrazioni per il ventesimo anniversario della strage di Nassiriya, in Iraq, del 12 novembre 2003, il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani ha deposto una corona di alloro ai piedi della lapide dedicata ai caduti militari e civili che si trova a 2 Palazzo d’Orléans.

La memoria di chi ha dato la vita per il nostro Paese – ha detto il governatore – non appartiene alle forze armate, né alle istituzioni, né ad una parte politica, ma è patrimonio indissolubile dell’intera collettività e per questo va coltivata sempre. A 20 anni di distanza da quel 12 novembre 2003, è ancora vivido il ricordo degli italiani caduti in Iraq e il nostro pensiero va in particolare ai caduti siciliani: Giovanni Cavallaro, Giuseppe Coletta, Emanuele Ferraro, Ivan Ghitti, Domenico Intravaia, Horacio Majorana e Alfio Ragazzi. I loro nomi rimarranno per sempre nel cuore di tutti noi per la dedizione e il senso del dovere profuso in una missione di pace che li ha strappati alla vita e all’affetto dei loro cari. E proprio a loro, a chi è rimasto, dico che in questi anni ho sempre apprezzato la compostezza con cui hanno vissuto il loro dolore”.

Nel corso della commemorazione per la “Giornata del ricordo dei Caduti militari e civili nelle missioni internazionali per la pace”, a cui hanno partecipato autorità civili e militari, associazioni combattentistiche e d’arma, oltre ad alcuni familiari delle vittime, è stato suonato il Silenzio di ordinanza in onore di tutti coloro che hanno sacrificato la propria vita nelle numerose missioni di pace condotte dall’Italia.

 

“Ricordo con commozione – ha aggiunto Schifani – il giorno del quinto anniversario dell’attentato, nel 2008, quando il Senato, di cui ero presidente, ha intitolato la Sala delle conferenze stampa di Palazzo Madama “A tutti gli italiani caduti nel corso dell’operazione Antica Babilonia”. Costruire la pace nei territori di guerra è un gesto nobile e rappresenta l’identità del nostro Paese ma, proprio in questo particolare momento storico, dobbiamo essere sempre più consapevoli che significa anche rischiare la vita in prima persona. E per questo, dobbiamo essere sempre grati alle nostre forze armate”.

 

“L’esempio degli italiani valorosi uccisi a Nassiriya non deve mai essere dimenticato. Erano uomini che amavano la propria Nazione e che hanno messo a repentaglio la loro vita per gli ideali della pace e della Patria. A loro va il mio ringraziamento: il loro sacrificio dovrebbe rendere orgoglioso ogni italiano”. Lo ha dichiarato Carolina Varchi, deputato palermitano di Fratelli d’Italia che ha preso parte alla commemorazione della strage in cui persero la vita anche sette siciliani: Giovanni Cavallaro, Alfio Ragazzi, Giuseppe Coletta, Ivan Ghitti, Horacio Majorana, Emanuele Ferraro e Domenico Intravaia.
“Dietro ogni nomeaggiungec’è una storia che tutti noi abbiamo il dovere di mantenere viva nei ricordi degli italiani. Ai familiari, agli amici a chi ha avuto l’onore di conoscere i nostri eroi, il mio cordoglio e l’impegno a fare tutto il possibile – conclude Varchi – perché non vengano mai dimenticati il loro nome e il loro esempio”.
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