Il destino della norma “salva-ineleggibili” ha avuto un epilogo negativo dopo le polemiche sollevate nelle ultime ore. Dalla riunione dei capigruppo di maggioranza, che si è svolta all’Ars prima della ripresa dei lavori d’aula, l’intenzione di stralciare la norma inserita nel maxi-emendamento alla manovra correttiva, è diventata realtà.
La presidenza dell’Ars ha deciso di stralciare dal maxi emendamento alla manovra correttiva la norma “salva-ineleggibili”, “che – ha detto il presidente dell’Ars Gaetano Galvagno in apertura della seduta parlamentare – non era stata concordata in conferenza dei capigruppo, mi spiace per qualcuno che ha voluto parlare in maniera accesa su questo argomento. Sul piano dei contenuti – ha proseguito – la
norma apporta modifiche e quindi ci vogliono idonei approfondimenti nelle commissioni di merito”. Galvagno ha poi convocato la capigruppo e ha sospeso la seduta, che dovrebbe riprendere tra un’ora.
La decisione è stata condivisa dall’intero gruppo parlamentare di FdI all’Ars. “Abbiamo chiesto al presidente dell’Ars Gaetano Galvagno e al governo di stralciare le questioni ordinamentali inserite nel maxi-emendamento al collegato alla Finanziaria che sta per approdare in aula”. È quanto dichiara il capogruppo vicario di Fratelli d’Italia, Nicolò Catania.
“Ancora una volta, strumentalmente e, con molta probabilità creata artatamente da qualcuno, la questione la si lega a persone specifiche e tra l’altro componenti del nostro gruppo parlamentare. Quando, invece, il maxi-emendamento è stato presentato dal governo e mirava a eliminare eventuali problemi di incostituzionalità. Proprio per non prestare il fianco a nessuno, abbiamo chiesto di stralciare tutte le questioni ordinamentali dal maxi-emendamento e di avviare la discussione in aula in maniera del tutto serena, puntando esclusivamente all’aspetto finanziario che possa avere nell’immediatezza una ricaduta positiva nel territorio dell’Isola”, conclude Catania.
Per sbloccare l’impasse e accelerare il voto alla mini Finanziaria, la maggioranza si è resa disponibile a eliminare dal testo la norma ordinamentale. L’incertezza rimane, invece, per la “salva-inceneritori” che abrogherebbe la legge che vieta la realizzazione di impianti entro i 3 chilometri dai centri abitati. Questo è, al momento, quanto filtra dalle riunioni in corso a Palazzo dei Normanni.
Manca poco alla discussione del Collegato ter, e i tempi stringono per trovare l’accordo definitivo sul maxi emendamento. Da stamattina, in via informale, si susseguono riunioni e confronti. In torre Pisana, dove si trovano gli uffici del presidente dell’Ars, hanno fatto tappa assessori ed esponenti del centrodestra.
Il Pd non ha arretrato di un passo, contrario al maxi emendamento e alle norme ordinamentali inserite nel testo come la ‘salva-ineleggibili’. Sul piede di guerra non c’è stato soltanto il Partito democratico, ma anche il M5s e Sud chiama Nord. Per non parlare delle lamentele su tante altre previsioni finanziarie molte delle quali definite dalle stesse opposizioni “norme mancia”. Si tratta di contributi per circa 2o milioni distribuiti, con l’accordo fra maggioranza e opposizione, per finanziare sagre, presepi e attività culturali generali che servono, come ha spiegato l’assessore regionale agli Enti locali Andrea Messina, a dare ossigeno alle casse dei comuni con i bilanci in rosso e, comunque, alle amministrazioni locali che già sono in dissesto finanziario.