“Il bullismo è un fenomeno sociale devastante. Giorni fa siamo rimasti colpiti dalla drammatica vicenda del 13enne del Vittorio Emanuele Orlando di Palermo che si è tolto la vita. Questa piaga sociale va studiata e nello stesso tempo combattuta, facendolo con responsabilità. Per questo, stiamo finanziando con 1,8 milioni di euro un progetto pilota per contrastare questo fenomeno che coinvolgerà studenti, insegnanti e famiglie e vedrà il via nel 2024 in tutte le province dell’Isola con la partecipazione di 802 istituzioni scolastiche di primo e secondo livello“. Lo ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, incontrando la stampa a Palazzo d’Orléans, a Palermo, per presentare il progetto pilota per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole, in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale. Presenti anche il responsabile dell’Usr Giuseppe Pierro, agli assessori Nuccia Albano (Famiglia) e Mimmo Turano (Formazione). In collegamento da remoto la psicologa Ersilia Menesini dell’Università di Firenze, Paolo Picchio, presidente onorario della Fondazione Carolina, la prima vittima in Italia di cyberbullismo e Ernesto Caffo, presidente di Telefono Azzurro.
Il 23% degli studenti siciliani dichiara di essere stata vittima di episodi di bullismo, il 17% di avere preso parte attivamente a episodi di bullismo, il 7% dichiara di aver subito episodi di cyberbullismo, e un altro 7% di aver presto parte effettivamente a episodi di cyberbullismo. Questa la fotografia che emerge dal report regionale dell’anno scolastico 2021-22 dei dati raccolti dalla Piattaforma Elisa – Sistema di monitoraggio online del bullismo e del cyberbullismo rivolto a tutte le scuole italiane – del ministero dell’Istruzione e del Merito. “I dati statistici del report sono preoccupanti – ha detto il presidente della Regione siciliana, Renato Schifani, a Palazzo d’Orléans, per presentare il progetto pilota per la prevenzione del bullismo e del cyberbullismo nelle scuole, realizzato dalla Regione in collaborazione con l’Ufficio scolastico regionale -. Il fenomeno è grave, profondo e non va sottovalutato”, ha sottolineato il governatore.
Prevista una piattaforma di ascolto di bambini e ragazzi con linea telefonica e sistema online affidata a Telefono Azzurro, che si occuperà del monitoraggio dei casi di bullismo e cyberbullismo. Le attività formative prevedono un percorso per i docenti di 25 ore, per cui sono già stati preparati 50 esperti in collaborazione con l’Università di Firenze; percorsi per alunni di tutti gli ordini di scuola affidati all’associazione MaBasta con incontri, laboratori creativi, consapevolezza di come stare in rete, educazione tra pari; formazione per i genitori, a cura della Fondazione Carolina. A conclusione delle azioni formative è previsto, in ogni provincia, un campus conclusivo di una giornata, coinvolgendo tutti i destinatari del progetto: studenti, genitori, docenti, territorio. La formazione partirà tra qualche giorno. Il progetto entrerà a regime nei primi giorni del 2024.
La Regione siciliana sta studiando un progetto per avvalersi di alcuni influencer per mandare un messaggio chiaro ai ragazzi: no al bullismo e al cyberbullismo. “Il nostro obiettivo è di costruire un progetto che porti all’isolamento dei bulli con una forte campagna di comunicazione. Si da’ la patente di guida guistamente ai ragazzi quando compiono 18 anni e però si da’ uno smartphone ai bambini senza alcun controllo – ha detto Turano – Pensiamo di coinvolgere gli influencer che parlano con questi ragazzi. Stanzieremo dei fondi per una campagna di comunicazione che guardi ai giovani e ai messaggi che bisogna fare passare. Quello che possiamo fare è sempre poco ma il presidente della Regione Schifani ci ha dato un mandato chiaro: fate tutto il possibile”.