L’attenzione cresce attorno ai lavoratori del Consorzio Sintesi. L’azienda di telecomunicazioni Wind Tre, con una nota del 7 marzo scorso, aveva chiesto al governo regionale la possibilità di rinnovare la convenzione in scadenza al 31 dicembre 2023 con un nuovo soggetto, diverso dal Consorzio Sintesi.
Le criticità sono ancora più preoccupanti, dato che una buona parte degli occupati sono portatori di handicap, circa l’85% e, per essere più precisi, la imminente scadenza della convenzione, alla luce di quanto premesso, comporta un serio rischio occupazionale per i 246 lavoratori coinvolti. Ma, dal centro per l’impiego di Palermo arrivano i primi aggiornamenti sulla vicenda. Wind Tre ha ricevuto dall’ufficio competente un preavviso di diniego, dato che la stipula di convenzione con soggetto diverso dal Consorzio Sintesi non avrebbe potuto considerarsi un rinnovo, e ciò avrebbe fatto insorgere l’obbligo per Wind Tre di assumere direttamente tutti i lavoratori.
“L’Assemblea regionale viaggia 3 mesi più veloce del governo regionale. Finalmente l’assessorato alla Famiglia ha compreso ciò che dicevo da mesi e che è stato rafforzato da una risoluzione della V commissione approvata all’unanimità: non c’è altra strada che quella dell’assunzione in Wind di tutti i dipendenti coperti dalla convenzione. Un obbligo che Wind ha sottoscritto di concerto con la Regione Siciliana e dal quale Wind voleva sottrarsi forse anche con la complicità di qualche ascaro al servizio dei poteri forti. Il mio pensiero va ai tanti ragazzi, molti di loro disabili, che in questi mesi ho conosciuto e apprezzato per la forza e la determinazione con cui hanno lottato per far valere il loro sacrosanto diritto, il diritto al lavoro”.
Lo ha dichiarato il presidente della commissione Lavoro all’Ars Fabrizio Ferrara, che ha lanciato l’allarme a Sala d’Ercole qualche tempo fa, promotore di una risoluzione in V commissione, approvata all’unanimità. Quella risoluzione impegnava il governo regionale, e per esso l’assessore per la Famiglia, ad adottare ogni iniziativa utile a garantire l’immediata assunzione di tutti i suddetti lavoratori che prestano la propria attività per Wind Tre S.p.A., rispettando non solo gli obblighi in capo alla stessa, ma anche le regole della Convenzione e la normativa di settore.
Il diniego è motivato da una serie di approfondimenti giuridici e valutazioni anche di carattere sociale e sindacale, per via delle ripercussioni che la mancata accettazione di una nuova convenzione avrebbero potuto comportare per i lavoratori. Gli orientamenti maggioritari che sono emersi dopo gli incontri con le organizzazioni sindacali e gruppi di lavoratori – di cui è stato sempre informato l’assessore al Lavoro attraverso il suo staff -, hanno portato alla decisione “di non accettare di sottoscrivere la proposta di una nuova convenzione e di chiedere l’applicazione della clausola contrattuale ripartita e sottoscritta nelle diverse convenzioni tra cui l’ultima proroga del 9 dicembre 2020, con la quale codesta società è obbligata a procedere all’assunzione del personale alla scadenza del 31 dicembre 2023″.
Va, infine, ricordato che l’accordo attraverso il quale il consorzio ha garantito la quota di lavoratori disabili a Wind è fra tre parti: Regione, consorzio e Wind.
LA NOTA
A tal proposito l’assessorato regionale al Lavoro ha voluto specificare la seguente nota:
“Il percorso intrapreso dagli uffici – dice l’assessore al Lavoro, Nuccia Albano – è stato impegnativo e, dopo diversi approfondimenti giuridici e valutazioni anche di carattere sociale, si è giunti alla conclusione che non ci sono i presupposti per stipulare una nuova convenzione. Abbiamo, inoltre, chiesto l’applicazione della clausola che prevede l’assunzione obbligatoria, da parte di Wind3, dei lavoratori delle categorie protette. Il governo regionale, a tutela del diritto del lavoro, ha cercato tramite una mediazione con i sindacati, i lavoratori e Wind3 di trovare una soluzione che garantisse l’occupazione per tutti i dipendenti. Purtroppo, c’è chi non può godere delle stesse tutele e, quindi, alcuni operatori non passeranno in Wind3. Spiace constatare commenti, quasi di soddisfazione, per una soluzione che non tutela tutti i lavoratori. Vorrei ricordare a queste persone che la vittoria è bella soltanto quando vincono tutti. Sono estremamente dispiaciuta per chi rimarrà fuori, la Regione sta dalla loro parte, ma è giusto tutelare chi ha un diritto di precedenza”.