“Se Catania è sempre più sporca le ragioni vanno ricercate nell’insufficienza di ore di lavoro dedicate alla raccolta della spazzatura, nella mancanza di sorveglianza da parte del Comune rispetto all’applicazione corretta delle regole e nell’incapacità di molti cittadini a differenziare correttamente i rifiuti”.
E’ la tesi di Cgil e Funzione Pubblica Cgil di Catania aggiungendo che, anche per la ‘Settimana europea per la riduzione dei rifiuti’, “è arrivato il momento del confronto con l’amministrazione comunale su questo tema”.
“La città – si legge nella nota sindacale – è particolarmente sporca da anni e rimane tale, in barba al malessere di chi vi abita rispettando regole e pagando tasse e anche a dispetto delle segnalazioni dei turisti che apprezzano la bellezza della città ma non possono fare a meno di segnalare il problema igienico, anche sui social media. I controlli, che su stessa ammissione del Comune, nell’ambito di un appalto spettano all’ente stesso, con le modalità che ritiene più opportune, evidentemente non arrivano a ottenere l’obiettivo desiderato e andrebbero ripensati e migliorati”.
Attualmente l’appalto ammonta a circa 350 milioni di euro suddivisi in tre lotti sui quali operano aziende diverse, per un organico di circa 900 dipendenti, compresi un gruppo di 110 lavoratori, recentemente stabilizzati ma, purtroppo, con contratti part-time a 24 ore. Quello precedente, invece, era di 320 milioni di euro ed era stato affidato interamente alla Dusty e senza la suddivisione in lotti.
In quel caso venivano impiegati 850 dipendenti. Conti alla mano, i 30 milioni di euro che vengono sborsati in più rispetto al passato, sono giustificati anche dai servizi aggiuntivi quali ad esempio pulizie delle caditoie e la scerbatura, che richiedono tempo e manodopera. Secondo la Cgil e la Fp Cgil, però, i problemi di raccolta rischiano di rimanere invariati “proprio perché la distribuzione dell’orario lavorativo nell’arco delle 24 ore rimane comunque ridotta rispetto al fabbisogno reale del servizio di raccolta”.
Per i segretari dei due sindacati, Carmelo De Caudo e Concetta La Rosa, “Il primo passo da fare è il confronto. Invitiamo il sindaco Trantino a incontrarci – affermano – vorremmo conoscere eventuali piani a breve termine dell’amministrazione e partecipare a essi con indicazioni che provengono dalla nostra esperienza che nasce proprio dallo stare a fianco di chi ogni giorno lavora nel settore”.