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Le criticità dei rifiuti nella Sicilia Orientale

Dal “caso Lucarelli” a esempio virtuoso: Noto ha fatto i compiti

martedì 6 Giugno 2023
Noto Barocco

Ricordate il “caso Noto”? A suon di foto e video la giornalista Selvaggia Lucarelli aveva sollevato un polverone sui disservizi di quella che è una delle perle del Barocco in Sicilia, con tanto di botta e risposta con il sindaco Corrado Bonfanti e l’assessore regionale all’Energia e ai servizi di pubblica utilità Daniela Baglieri, con imprenditori e semplici cittadini. Insomma, come da sua prassi, era riuscita nel suo intento, mettendo tutti contro tutti. Nel suo reportage nato per caso, durante una vacanza successiva alla sua partecipazione a una kermesse, aveva sottolineato i ritardi nella raccolta dei rifiuti, così come i continui black out elettrici.

 

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IL CAMBIO DI AMMINISTRAZIONE

Pochi mesi dopo, il cambio al vertice dell’amministrazione, con Bonfanti che aveva lasciato il posto a Corrado Figura dopo le elezioni del 12 ottobre 2021. Da lì, la svolta.

A distanza di quasi due anni, qualcosa è cambiato. Niente più cumuli di spazzatura per strada, quasi nessuna discarica abusiva di ingombranti. E si sta lavorando anche sull’implementazione delle cabine elettriche. Ne dà conferma lo stesso Figura: “Il dato di fatto che salta subito all’occhio – spiega – è che adesso la ditta che si occupa della raccolta, la Roma costruzioni, riceve in modo puntuale i pagamenti. I dipendenti non hanno più scioperato e non si sono verificati più i ritardi che avevano causato nei periodi precedenti gli accumuli di immondizia che sono stati denunciati da Lucarelli”.

Quanto agli abbandoni di spazzatura lungo la SP38, “la provinciale per Cavasecca – sottolinea il sindaco – è stata bonificata dal Comune, che ha anche firmato una convenzione con l’ex Provincia. In caso di altri interventi, il Comune verrà rimborsato. A fare da deterrente, però, abbiamo installato diverse telecamere, che ci hanno permesso di sanzionare, con multe e sequestri, centinaia di persone che dai comuni limitrofi si spostavano oltre confine per scaricare rifiuti di ogni tipo”.

SEMPRE PIU’ TURISTI

Nel frattempo, nonostante la cattiva pubblicità fatta attraverso i social, i turisti sono aumentati: in questi primi mesi del 2023 la percentuale è cresciuta del 60 per cento rispetto allo scorso anno, che già aveva visto un incremento del 40 per cento rispetto ai livelli pre Covid.

Merito, sicuramente, anche dei vari personaggi del cinema, della musica, della tv che hanno scelto Noto come meta delle loro vacanze o dei momenti più importanti della loro vita, come il matrimonio dei “Ferragnez” nel 2018.

L’ACCORDO CON ENEL

Per restare sulle polemiche sollevate da Selvaggia Lucarelli, la nuova amministrazione del Comune siracusano ha anche sottoscritto un accordo da 6 milioni di euro con l’Enel, per l’installazione di cabine elettriche di ultima generazione. Già completati i lavori nel centro storico, entro un paio di anni dovrebbero essere servite anche le contrade, in modo da scongiurare altri black out nei periodi di maggiore richiesta di energia.

E IL RESTO DELLA SICILIA?

Se a Noto il problema dei rifiuti sembra essere superato, lo stesso non si può dire di buona parte della Sicilia Orientale.

“Siamo in emergenza carta e cartone. Gli impianti in cui si può conferire sono chiusi – denuncia Francesco Laudani, presidente Srr Catania area metropolitanaperché hanno già raggiunto il massimo della quantità di materiali che vi si può conferire. I limiti vanno rivisti, dato che si punta sempre di più sulla differenziata. Nei prossimi giorni con i rappresentanti del consorzio Comieco incontreremo l’assessore Di Mauro”, annuncia.

Aumentare la differenziata, da un lato. Diminuire l’indifferenziata, dall’altro. Ma gli impianti siciliani sono pericolosamente vicini alla saturazione. E mandare i rifiuti all’estero costa. Un esempio? Una parte dei 28 Comuni che fanno capo all’Srr dell’area di Catania pagano circa 200 euro per ogni tonnellata di rifiuti portati alla discarica di Cozzo Vuturo, a Enna. Sono quei Comuni che già da anni sono considerati “virtuosi”, con una percentuale di differenziata di almeno il 65 per cento. Al contrario, chi non è presente in questo elenco ormai datato, è costretto a pagare quasi 400 euro per ogni tonnellata conferita a Grotte San Giorgio. Rifiuti che la Sicula trasporti manda all’estero per la trasformazione.

CONOSCERE, PRIMA DI PROGETTARE

Roberto Di Mauro, da quando ha preso possesso dell’assessorato regionale all’Energia, per la verità, come confermato dal deputato M5S Adriano Varrica, si è fatto vedere in commissione Ambiente solo tre volte. L’ultima risale a prima dello stop dei lavori dell’Ars per via delle Amministrative. Tutto fermo, quindi. O quasi. La Regione, infatti, è in attesa dell’analisi dei flussi di rifiuti. Un documento che verrà consegnato dalle Srr: “Proprio nelle scorse ore, abbiamo ricevuto la richiesta di informazioni sugli impianti e sulla quantità delle diverse tipologie di rifiuti conferiti. Questa analisi è il primo passo verso il nuovo Piano regionale dei rifiuti – spiega Laudaniper arrivare all’eventuale approvazione della creazione di termovalorizzatori”.

L’analisi verrà completata nei prossimi giorni. Poi, la palla passerà alla Regione.

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