Gli agenti del commissariato di Noto hanno denunciato due uomini di 39 anni per tentato furto aggravato di beni archeologici. Gli investigatori hanno sorpreso i due all’interno del sito archeologico di Eloro, a Noto, nel Siracusano.
I poliziotti prima hanno notato un’autovettura Fiat 500 parcheggiata di fronte al sito di interesse archeologico poi hanno sentito a distanza il suono di metal detector e li hanno sorpresi mentre effettuavano verifiche del suolo, scavando diverse buche alla ricerca di beni archeologici. Sequestrati quattro metal detector, alcune lampade tascabili e arnesi per lo scavo.
“Noto vanta un patrimonio archeologico preda di tombaroli, una piaga che attenta alla bellezza del territorio – ha commentato il questore Gabriella Ioppolo -. Dietro tali furti esiste un contrabbando di reperti archeologici venduti a collezionisti spesso stranieri. Noto è patrimonio dell’umanità ed appartiene a tutti i cittadini del mondo che amano custodire la storia e la memoria“.