“L’approvazione in commissione Bilancio della legge di stabilità 2024-2026 dimostra, ancora una volta, grande coesione all’interno della maggioranza e il rispetto della tempistica che ci siamo dati, per arrivare all’approvazione definitiva della manovra entro fine anno”.
Lo dichiara il capogruppo della Dc all’Ars, Carmelo Pace.
“La Democrazia cristiana auspica che in Aula venga raggiunto un accordo con le opposizioni che ci permetta di scongiurare l’esercizio provvisorio: sarebbe un risultato storico per tutti. La Sicilia è governata dal centrodestra, ma è di tutti e vanno tutelati gli interessi della popolazione nel suo complesso; in questa manovra, infatti, vengono previsti fondi per i Comuni per la progettazione e la realizzazione di opere e innovazioni sul territorio, finanziamenti a fondo perduto da destinare alle imprese per assumere personale a tempo indeterminato, misure per eliminare il precariato e consentire la stabilizzazione sia degli ex Pip che dei lavoratori Asu”.
“Adesso, mi auguro che il presidente dell’Ars, Gaetano Galvagno, di concerto con il governo, trovi la condizione politica per condividere la Finanziaria anche con le opposizioni, nel rispetto dei ruoli, e arrivare all’approvazione entro il 31 dicembre”.
Sullo stesso argomento interviene il vicepresidente dell’Ars Nuccio Di Paola.
“Circolano commenti trionfalistici, o quasi, del governo sull’esito della commissione bilancio per la Finanziaria. Per la verità a noi sembra, e i fatti lo confermano, che, grazie al lavoro compatto delle opposizioni, l’esecutivo sia uscito con le ossa quasi rotte da questo primo round, visto che ha dovuto rinunciare a dieci articoli del testo e a tutti gli emendamenti della maggioranza. L’ansia di prestazione finora ha fatto sbagliare tutto al governo, e anche la maggioranza comincia a capirlo: la finanziaria va parlamentarizzata se volgiamo fare una legge buona per i siciliani”.
“Leggiamo – dice il deputato del M5s a Sala d’Ercole- le dichiarazioni del capogruppo della Dc Carmelo Pace che sostanzialmente vanno in questa direzione. Anche la maggioranza comincia a capire che il muro contro muro gioca solo contro gli interessi dei siciliani. Galvagno ne prenda atto e si adoperi perché alla legge arrivi pure sostanzioso il contributo indispensabile delle opposizioni”.