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La Finanziaria all’Ars: ok ai fondi per comuni in dissesto e quota 100 per i regionali

martedì 23 Marzo 2021
palazzo dei normanni
Palazzo dei Normanni

Sala d’Ercole procede con l’esame del ddl di Stabilità.

Sull’articolo 46 recante “Norme in materia di stabilizzazione e fuoriuscita personale A.S.U.” le forze politiche chiedono una discussione immediata, trattandosi di una disposizione tra le più importanti della Finanziaria. La norma è frutto di una iniziativa parlamentare condivisa che ha accolto un raccordo tra tutti  i partiti politici di maggioranza e di opposizione espresso durante i lavori in Commissione Lavoro. Si tratta di una norma che dà serenità ad una categoria di lavoratori, ottenendo il riconoscimento di un diritto al lavoro che si realizza con la stipula di un contratto a tempo indeterminato, dopo più di 25 anni di precariato.

La norma segna un passaggio importante in cui soggetti utilizzati, grazie alla stabilizzazione, acquisiscono lo status di lavoratori, ma viene però accantonata, rinviando la discussione a domani, per quanto riguarda la certezza delle coperture.

 

L’articolo contiene anche gli emendamenti di Attiva Sicilia passati in commissione che tolgono il limite di anni per la fuoriuscita, dando la possibilità a tutti di lasciare il bacino con il riconoscimento di una indennità corrispondente a 5 anni dell’assegno di utilizzazione.

Un grande traguardo per una categoria che da oltre 20 anni non ha mai avuto riconosciuti i diritti di una stabilità lavorativa e di un futuro che potesse avere delle certezzeaffermano i deputati regionali di Attiva Sicilia, Valentina Palmeri, Angela Foti, Sergio Tancredi, Elena Pagana e Matteo MangiacavalloNella norma abbiamo anche previsto che l’assessorato provveda immediatamente a fare una ricognizione nel bacino per individuare coloro che sono interessati alla fuoriuscita”

Secondo il dettato normativo, i soggetti Asu sono assunti dagli enti utilizzatori a tempo indeterminato per lo svolgimento, e non solo, di attività socialmente utili, anche con contratti di lavoro a tempo parziale, secondo i parametri previsti dalla legge e dal CCNL di riferimento.

“La stabilizzazione dei lavoratori ASU è una buona notizia che porta serenità a migliaia di famiglie e permetterà agli enti locali di organizzare al meglio il proprio lavoro. Sono soddisfatta del fatto che, anche su mia richiesta, per questo intervento non siano stati utilizzati i fondi per il sostegno ai cittadini con disabilità: avremmo innescato un inaccettabile scontro sociale che non ha motivo di esistere”, dichiara Marianna Caronia deputata di Forza Italia e componente della Commissione Bilancio.

I lavori riprendono senza sosta, si inizia a parlare di emergenza rifiuti “Situazione insostenibile non più rinviabile, saremo costretti ad aumentare le tariffe ai nostri concittadini. Registriamo picchi dell’ 80% di raccolta differenziata in alcuni comuni, come nella zona ionica messinese in cui vivo. Non ci sono impianti disponibili”, lamenta il deputato Danilo Lo Giudice.

Terminato l’esame della finanziaria faremo con l‘assessore Daniela Baglieri una seduta per parlare di rifiuti, un problema che riguarda tutta la Sicilia”. Ad annunciarlo è stato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, nel corso della seduta odierna, su invito di Danilo Lo Giudice del gruppo Misto.

Art 17 e 37 approvati.

La discussione comincia a movimentarsi quando si parla di Comuni. Durante il dibattito tra i deputati si è fatto luce sulla questione relativa alla sospensione di somme di cui al decreto del 31 dicembre, con il quale l’assemblea ha istituito un fondo per aiutare gli enti locali, e di riflesso anche tutte  quelle categorie disagiate dalla chiusura nel corso della pandemia. Parliamo di imprenditori, attività commerciali del territorio, operatori turistici, che in fase di piena crisi sanitaria, e di conseguenza anche economica, avrebbero dovuto beneficiare di agevolazioni fiscali, quali ad esempio l’esenzione dal pagamento di alcuni tributi, come Imu, Tosap, e Tari.

“Senza quei fondi, né i Comuni né le categorie possono sopravvivere. Voglio soltanto sapere quando arriveranno materialmente queste somme”, annuncia l’opposizione.

Il riferimento è fatto all’art 36 “Assegnazioni finanziarie ai Comuni ai liberi Consorzi comunali ed alle Città Metropolitane”, articolo di fondamentale importanza per il sostegno finanziario alle Autonomie Locali. L’esame della norma è stato oggetto di non poche polemiche. La norma viene approvata, ma non mancano le polemiche.

Secondo gli interventi manifestati in aula, si assiste ad una decurtazione di 20 milioni dai fondi destinati agli enti locali comprensivi, ab origine, di 340 milioni passando a 320 milioni. Ma si legittima un trasferimento finanziario di 10 milioni alle Città Metropolitane e ai Liberi Consorzi.

Negli anni si è passati ad un fondo Autonomie locali di 1 miliardo a pochi spiccioli di soli 320 milioni in un momento in cui i comuni sono al collasso, i cui bilanci sono poveri di risorse economiche per sostenere l’espletamento di tutte quelle attività tipiche dell’ente, per ciò che concerne la garanzia di erogazione dei servizi pubblici essenziali, a danno dei cittadini che sono i fruitori finali di quei servizi e che pagano i tributi per avere quei servizi. I problemi rimangono sempre in capo ai sindaci e di riflesso ai cittadini. servizi quali la mensa, il trasporto pubblico e il trasporto alunni , il servizio della raccolta rifiuti

Si tratta di quei Fondi istituiti dalla manovra regionale per i comuni che hanno affrontato la zona rossa, con conseguente disagio economico-sociale. Comuni già piegati dalla crisi sanitaria ed economica causata dall’emergenza epidemiologica da Covid 19

I democratici hanno criticato la norma, sostenendo l’insufficienza dei fondi.

La manovra regionale dimentica i Comuni siciliani, alle prese con enormi difficoltà finanziarie ed in ginocchio per l’emergenza Covid”, dichiara il capogruppo PD Giuseppe Lupo, intervenendo in aula nel corso dell’esame della finanziaria.

Le risorse del Fondo perequativo previsto dalla manovra dello scorso anno non sono di fatto mai arrivate – ha aggiunto Lupo – e quelle stanziate nella manovra di quest’anno attraverso l’articolo 36 sono del tutto insufficienti: i Comuni non possono più sostenere costi che dovrebbero essere a carico della Regione per il trasporto degli studenti, per l’accoglienza delle donne nei centri antiviolenza, per il ricovero dei minori disposto dall’autorità giudiziaria e per il randagismo. Oltretutto anche i 10 milioni necessari alla stabilizzazione dei lavoratori Asu sono stati messi a carico degli stessi Comuni. Chiediamo al governo regionale di farsi carico di queste spese – ha concluso Lupo – che rischiano di mandare in dissesto i bilanci di molte amministrazioni comunali”.

Abbiamo un problema serio con i bilanci dei comuni. A maggio dello scorso in quest’aula abbiamo deciso di stanziare 3oo milioni di euro per i comuni siciliani e stiamo parlando del Fondo Perequativo ridotto dalle riserve a circa 263 milioni, ad oggi non trasferiti ai comuni, soltanto decretati il 31 dicembre. Un impegno disatteso. Il trasferimento viene ulteriormente depredato dalle riserve trattenute dai fondi creano un danno perché non consentono ai ragionieri dei comuni di chiudere un bilancio con le apposite risorse. Tagliamo le risorse ai servi essenziali per i cittadini siciliani”, afferma il deputato grillino Luigi Sunseri, componente della Commissione Bilancio.

Approvati gli articoli 41,42,44 e 45 e 49 e 52.

Sull’art 42 che istituisce un contributo ai comuni colpiti dall’incendio del 3 ottobre del 2020, decisivo il supporto del Partito democratico.

Ho sostenuto l’approvazione dell’articolo 42 della finanziaria che prevede un contributo complessivo di un milione e 225 mila euro per fronteggiare lo stato di crisi ed emergenza derivanti dagli incendi del 3 ottobre 2020 in provincia di Messina, e del 20 agosto 2020 per i comuni di Monreale, Altofonte e Piana degli Albanesi. Sollecitiamo il governo regionale a dare attuazione alla previsione di legge, facendo arrivare rapidamente i fondi ai Comuni interessati”. Lo ha dichiarato Giuseppe Lupo, capogruppo PD all’Ars, che è intervenuto in aula a favore della norma.

Articolo 48 “Misure di sostegno alle cooperative dei tassisti”, il morso della crisi non ha risparmiato questa categoria di lavoratori che ha visto un calo del turismo e quindi di guadagni, a causa della pandemia. Previsti 700 mila euro.

Grazie alla disposizione da noi approntata, recepita e approvata dalle forze politiche dell’Ars, la Regione assegna ben 700mila euro per ciascuno dei prossimi tre anni alle cooperative di tassisti impegnati nel servizio radiotaxi. Sarà il dipartimento delle Infrastrutture a delineare le modalità di accesso ai contributi e l’erogazione, di concerto con l’assessorato all’Economia. Si tratta di una misura che il governo Musumeci ha voluto a garanzia di un servizio pubblico di forte valenza, nonché di un settore che continua a patire ancora oggi le conseguenze dell’emergenza Covid-19 e della drastica riduzione di mobilità e turismo in Sicilia”. Lo ha affermato l‘assessore ai Trasporti Marco Falcone, commentando l’approvazione da parte dell’Ars dell’articolo 48 della legge di stabilità 2021.

Le novità non mancano. La legge regionale 19 del 2019 supera l’esame della Corte Costituzionale, dopo l’impugnativa del Consiglio dei Ministri. E’ stato dato il via libera alla legge con la quale l’Ars ha rideterminato l’assegno vitalizio per gli ex deputati.

Nessun rilievo al modello di calcolo introdotto con la legge siciliana n.19/2019, ancorché diverso da quello varato dalla Conferenza delle regioni. La Corte ha eccepito soltanto la illegittimità sulla durata del taglio, che la legge stabiliva in un tempo di cinque anni, rendendo la riduzione illimitata nel tempo.

Il sistema di calcolo della legge siciliana prevede un taglio medio di circa l’11% sui vitalizi erogati. Dal 1° gennaio 2012 i vitalizi in Sicilia sono stati abrogati e le pensioni dei deputati vengono calcolate con il sistema contributivo, ovvero in percentuale sui contributi effettivamente versati dai singoli deputati durante la loro attività parlamentare. “Sono soddisfatto per la pronuncia della Consulta – ha commentato il presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè – che nulla ha eccepito sul ricalcolo dei vitalizi”. 

Approvato l’art 43 “Interventi in favore dei comuni in condizioni di squilibrio strutturale di bilancio” è stato approvato dall’assemblea. Sono previsti contributi di due milione di euro a favore di enti locali che sono a rischio dissesto finanziario.

“Voluto dal Pd, che prevede uno stanziamento di 2 milione di euro in favore dei comuni in condizioni di squilibrio strutturale di bilancio. In una manovra senza risorse economiche questa è una vera e propria boccata di ossigeno per gli Enti locali in difficoltà che potranno così accedere ad un fondo di rotazione dedicato a questa specifica condizione”. Lo ha detto il deputato e segretario regionale del Pd Sicilia, Anthony Barbagallo.

Articolo 41 approvato.

Non di poca rilevanza l‘art. 38 “Riserve sul Fondo autonomie locali”. Con riferimento ai trasferimenti regionali di parte corrente per l’anno 2021 , l’Assessorato regionale per le Autonomie Locali e la Funzione Pubblica, in considerazione delle particolari difficoltà riferite al fenomeno migratorio in cui versano i comuni di Lampedusa e Linosa, di Pozzallo, di Augusta e di Porto Empedocle, riconoscendo un contributo di un milione di euro. Approvata la norma.

All’articolo 38 si ricollega il disposto di cui all’art. 40 “Interventi in favore dei comuni impegnati nell’accoglienza degli immigrati”. I temi sollevati durante i lavori  hanno portato ad un risultato positivo. Riconosciuto in finanziaria un contributo di 1 milione e 250 mila euro per i comuni che sono impegnati nella gestione del fenomeno immigratorio. Riguarda i comuni di Lampedusa e Linosa, Pozzallo, Augusta, Porto Empedocle e Siculiana

Al vaglio del dibattito parlamentare anche il fenomeno dell’attività eruttiva dell’Etna, la cui reiterazione ha persino raggiunto, nei giorni scorsi, la spiaggia dei Giardini Naxos. Gli effetti negativi si ripercuotono inevitabilmente sullo svolgimento delle attività essenziali in capo ai comuni limitrofi che hanno lamentato il disagio anche economico. Ma il problema è, soprattutto, legato al trasporto e alla mobilità, considerato che, sbuffando l’Etna, l‘aeroporto internazionale di Fontanarossa è costretto a chiudere per ovvi motivi precauzionali.

Gli scienziati hanno accertato che il fenomeno è destinato a ripetersi.

Stiamo mobilitando mezzi ed uomini- dichiara il presidente della Regione Siciliana Nello Musumeci– ho parlato con il capo della Protezione Civile, l’ing. Curcio, al quale ho evidenziato l’esigenza di un contributo straordinario da parte del dipartimento nazionale per far fronte alle spese dei comuni, che sono tenuti a rendicontare sull’emergenza alla protezione civile per poter accedere al rimborso”.

“Al tempo stesso- prosegue Musumeci– stiamo espletando le procedure per acquistare alcuni mezzi appositamente per intervenire nel recupero della cenere vulcanica. Io credo che al di là della volontà politica della Commissione, stiamo facendo fronte su questa drammatica vicenda tema”.

Con l’assessore Razza stiamo occupandoci della questione per capire fino a che punto la cenere vulcanica possa essere pregiudizievole alla salute pubblica, qualora dovesse sollevare le polveri sottili lungo le strade, i tetti, e i luoghi abitativi”, conclude il governatore Musumeci.

All’esame di Sala d’Ercole l’art 39 sul Sostegno alle imprese ed alle economie nei comuni dichiarati zona rossa.

La norma approvata autorizza l’assessorato regionale alle autonomie locali ad erogare una spesa di un milione di euro a favore degli enti locali in questione, al fine di fronteggiare la crisi economica causata dall’emergenza epidemiologica da Coronavirus. Le somme saranno ripartite sulla base di alcuni criteri, quali la popolazione residente, il numero delle imprese attive sul territorio in questione, considerando inoltre il periodo di chiusura.

Nonostante le falle e il cammino lento di questa Finanziaria del 2021, il presidente dell’Assemblea Regionale Siciliana, Gianfranco Miccichè, rassicura i deputati di Palazzo dei Normanni.

Tra mercoledì o massimo giovedì la approviamo. Stiamo accorpando gli articoli per rubriche, per Assessorato, con gli emendamenti riguardanti ogni assessorato che saranno accorpati in un unico articolo. Non c’è grande preoccupazione”, annuncia Miccichè durante i lavori d’aula.

OK A QUOTA 100 PER I DIPENDENTI REGIONALI

I dipendenti della Regione Siciliana potranno accedere alla “quota cento, la pensione anticipate. Lo stabilisce uno degli articoli, il 17, approvato dall’aula dell’Ars durante l’esame della legge di Stabilita’ della regione. La norma prevede una spesa annua fino al 2025 per oltre 4 milioni di euro da trasferire al Fondo di quiescenza del personale della Regione, in proporzione al numero effettivo di beneficiari

IL COMMENTO DI MICCICHE’

Tra mercoledì o massimo giovedì la approviamo. Stiamo accorpando gli articoli per rubriche, per Assessorato, con gli emendamenti riguardanti ogni assessorato che saranno accorpati in un unico articolo. Non c’è grande preoccupazione”.

I lavori parlamentari riprenderanno domani alle 11.

 

 

 

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