La Polizia di Stato, nel breve volgere di alcune ore, ha individuato e denunciato gli autori di un borseggio, reso ancor più vile ed odioso dalle circostanze di luogo e di tempo che ne hanno caratterizzato l’esecuzione.
Ieri mattina, alle 7:30 circa, una bambina e la sua mamma, poco prima che la donna accompagnasse la figlia a scuola, hanno avvertito la necessità di entrare in chiesa, presso la Parrochhia di S.Antonino in corso Tukory a Palermo, per trascorrere un breve momento di preghiera ad inizio giornata. Dopo essere rimaste ovviamente assorte per alcuni minuti su una panca, entrambe hanno amaramente constatato l’ammanco dello zaino della piccola che era stato adagiato a breve distanza. Il prete della Parrocchia, presente all’interno del luogo di culto ed avvisato dell’increscioso episodio, ha allertato la Polizia di Stato, ipotiizzando la commissione di un reato.
Gli agenti dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico sono giunti in chiesa e, grazie alla visione del filmato delle telecamere interne, sono riusciti a riscontrare il sospetto del parroco e ricostruire fedelmente quando fosse stato compiuto il raid e chi lo avesse compiuto.
Due malviventi, chiaramente distinguibili dai fedeli perché non interessati alla preghiera ed anzi particolarmente attivi nello scrutare i presenti ed i loro bagagli, erano stati immortalati nell’atto di sottrarre lo zaino nero della bambina prima di darsi ad una veloce fuga.
Le pattuglie della Polizia di Stato, sin dall’immediatezza della visione del filmato e, nella convinzione che gli autori del furto potessero ancora orbitare attorno alla stazione ferroviaria centrale, hanno chiesto ed ottenuto la collaborazione dei colleghi della Polfer per quanto concerne il perimetro interno della stazione e, soprattutto, hanno stretto il cerchio dei controlli nelle adiacenze della stazione stessa.
E’ stato così che, intorno alle 14:00, due giovani corrispondenti a quelli ricercati, uno dei quali con al seguito uno zaino nero, sono stati individuati nei pressi della fermata dell’autobus di piazza Giulio Cesare e sono stati sottoposti a controllo ed identificazione. Si tratta di due stranieri di 24 e 35 anni.
Il 35enne, privo di documenti, in questa fase ha declinato false generalità, in realtà un espediente per cercare di nascondere ai poliziotti la sua sottoposizione alla misura di sicurezza detentiva presso una casa lavoro campana, restrizione chiaramente violata, avendo l’uomo raggiunto il capoluogo palermitano.
I poliziotti hanno riscontrato come lo zaino portato al seguito dai malviventi fosse lo stesso sottratto in chiesa ai fedeli e, dopo una compiuta ricostruzione della loro fuga, hanno anche ritrovato i quaderni ed i libri contenuti nello zaino, velocemente svuotato dopo il borseggio.
Lo zaino ed il materiale scolastico sono stati riconsegnati alla mamma ed alla sua bambina alla presenza del Parroco della Chiesa di S.Antonino che, pur addolorato per la spaicevole vicenda, ha definito il tempestivo ed efficace intervento dei poliziotti come un modo per infondere speranza nei cittadini e rafforzarne fiducia ed entusiasmo verso le istituzioni.