“Venite, ho strangolato mia figlia“: con queste parole la 74enne palermitana che ha ucciso la figlia 44 enne in serata ha avvertito le forze dell’ordine. La donna ha chiamato il numero di emergenza che ha poi avvertito la polizia e il 118. All’arrivo dei soccorsi la figlia era già morta.
L’anziana viene sentita dagli agenti della Mobile. Avrebbe raccontato di essere da tempo sotto pressione perchè la vittima soffriva di depressione. La vittima si chiamava Maria Cirafici. La madre ha 84 anni. Sarebbe stata lei stessa a chiamare il 118 dopo il delitto.
E’ stata interrogata per ore dagli agenti della squadra mobile Fanni Sisinia. Le due vivevano in via del Visone nel quartiere Bonagia a Palermo. La donna di 74 anni in lacrime ha raccontato quanto successo. Ha ammesso di avere strangolato la figlia di 44 anni Maria Cirafici con una corda. Sul corpo della vittima ci sarebbero dei segni attorno al collo.
“Mia figlia dormiva sul divano e io le ho legato un cavo elettrico attorno al collo. L’ho fatto perché temevo che alla mia morte sarebbe rimasta da sola e non ci sarebbe stato nessuno che si sarebbe preso cura di lei“. E’ il drammatico racconto di Fanni Sisinia di 74 anni, fermata per la morte della figlia Maria Cirafici. La donna è stata sentita dal procuratore aggiunto Ennio Petrini e dal sostituto Daniela Randolo con l’assistenza degli avvocati.
Nel corso del racconto l’anziana ha detto che dopo avere ucciso la vittima ha chiamato i parenti, sette tra sorelle e fratelli, e ha chiesto loro di avvertire la Polizia.
“Ho chiesto che fossero loro a chiamare e dire quello che era successo“, ha raccontato. Una storia di profonda solitudine per le due donne che da tempo vivevano insieme. Dopo la separazione con il marito, Maria Cirafici era infatti tornata a casa della madre. La 44enne era seguita da tempo per alcune patologie psichiatriche legate alla depressione. Patologie che la madre non ha saputo spiegare.