E’ stata firmata convenzione tra l’ente Parco e l’Università di Catania che affida al dipartimento di Giurisprudenza lo studio e la realizzazione del disciplinare e della normativa che regolamenteranno il “marchio collettivo di qualità ambientale Parco dell’Etna”.
Prosegue così il percorso virtuoso finalizzato alla creazione il riconoscimento del marchio di promozione Parco dell’Etna, uno strumento di marketing territoriale per garantire l’origine delle produzioni ottenute dalle aziende che osserveranno gli standard in termini di rispetto del contesto ambientale e paesaggistico.
“Oggi il consumatore cerca sempre più spesso un prodotto trasparente in termini di sostenibilità – spiega il presidente Carlo Caputo – Ritengo che poter concedere alle aziende operanti all’interno del Parco dell’Etna la possibilità di inserire nei propri prodotti il marchio Etna sia un valore aggiunto non di poca rilevanza. Grazie alla preziosa assistenza tecnica del dipartimento di Giurisprudenza dell’ateneo di Catania costruiremo l’ossatura solida di un marchio che sarà operativo nel 2022″.
Si punta alla salvaguardia e alla valorizzazione di una vasta area di alto valore ambientale e strategico per la Sicilia come il Parco dell’Etna, che a suo tempo è stato il primo ad essere istituito tra i Parchi siciliani nel 1987. Un patrimonio all’interno del quale ricadono circa 59000 ettari nel contesto di un ambiente naturale unico e di uno straordinario paesaggio che circonda il vulcano attivo più alto d’Europa.
Il Parco guidato dal presidente Caputo, d’intesa con i comuni nei quali ricade il perimetro dell’ente, tra l’altro si sta impegnando per promuovere un’azione programmatica ed operativa sinergicamente volta allo sviluppo ecocompatibile del territorio e delle comunità locali, in un’ottica di valorizzazione di un “pezzo” importante di Sicilia. Ricadono nel territorio del Parco, ricordiamo, 20 comuni (Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Castiglione di Sicilia, Giarre, Linguaglossa, Maletto, Mascali, Milo, Nicolosi, Pedara, Piedimonte Etneo, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, Sant’Alfio, Trecastagni, Viagrande, Zafferana Etnea), con una popolazione di circa 250 mila abitanti.