Si stanno radunano in piazza Indipendenza, a Palermo, di fronte la sede della Presidenza della Regione, gli agricoltori e gli allevatori provenienti da tutta la Sicilia per chiedere misure di sostegno al settore.
In piazza, dove insieme con i manifestanti stanno arrivando anche decine di sindaci di comuni siciliani, ci sono cinque trattori autorizzati dalla questura. L’iniziativa di oggi, che nasce sulla scia delle manifestazioni che da settimane si svolgono in tutta Italia ed in Europa, è promossa dal leader di Sud chiama Nord, Cateno De Luca, con lo slogan “San Valentino con gli agricoltori”.
“Prima mettono l’agricoltura in ginocchio e poi danno un po’ di ossigeno, così come stanno facendo con il giochino dell’Irpef. Queste sono mancette, lo diremo noi al governo Meloni cosa bisogna fare, glielo lo diremo il 22 febbraio durante una manifestazione degli agricoltori siciliani a Roma“. Lo ha detto Cateno De Luca, leader di Sud chiama Nord.
Insieme con De Luca, su un piccolo palco improvvisato in piazza, sono saliti anche i rappresentanti degli altri due gruppi di opposizione all’Ars Michele Catanzaro del Pd e Nuccio Di Paola del Movimento 5stelle. De Luca ha detto che una delegazione di agricoltori sarà ricevuta a Palazzo d’Orleans. “Saranno solo gli agricoltori a portare le loro proposte al presidente Schifani – ha detto De Luca – è giusto che siamo loro a farlo, noi porteremo avanti la loro battaglia in parlamento“.
“Il miele estero sta invadendo il mercato, arriva a prezzi stracciati, ci mette in ginocchio ed il nostro miele va al macero”. Sebastiano Cavallaro è un apicoltore di Zafferana Etnea, uno dei tanti agricoltori che manifestano in piazza Indipendenza accanto ai trattori parcheggiati di fronte la Presidenza della Regione Siciliana. “Abbiamo costi di produzione altissimi – aggiunge – lo zucchero è alle stelle, il pieno di gasolio al nostro camion è carissimo. Non sappiamo più cosa cosa fare, la mia azienda l’ha creata mio nonno ed io vorrei lasciarla ai miei figli, ma così non ce la faccio”. Un altro settore in crisi è quello vitivinicolo, anche a causa della peronospera.
“Negli ultimi due anni il governo ha stimato 350 milioni di danni per la peronospera – dice Davide Piccione viticoltore di Marsala – ma di questi ne sono stati erogati solo 25 per di più divisi in due anni”. “Siamo una piccola azienda con pochi dipendenti, ci reggiano sulle nostre gambe – aggiunge – a noi non interessa il colore politico, ci rivolgiamo sia alla maggioranza che all’opposizione, a noi interessa salvare l’agricoltura siciliana ed è per questo che oggi siamo qui a manifestare”.
Il coordinatore regionale del M5S Nuccio di Paola, oggi a fianco degli agricoltori in piazza Indipendenza a Palermo ha spiegato: “Se crolla il pilastro dell’agricoltura, l’economia siciliana, già boccheggiante, è destinata ad andare a fondo. Questo, il governo regionale deve tenerlo ben presente, raccogliendo le istanze di chi oggi, giustamente e con la nostra piena solidarietà, fa sentire la sua voce. Assieme a Pd e Sud chiama Nord presenteremo mozione per impegnare il governo Schifani a varare aiuti concreti per gli agricoltori”.
“Speriamo – continua di Paola– che il governo, tra una rissa e l’altra con pezzi della sua ex maggioranza, trovi qualche ora da dedicare alla Sicilia e nella fattispecie agli agricoltori, i cui problemi non cominciano certo oggi, prova ne sia che in tempi non sospetti noi avevamo già depositato una mozione all’Ars, a prima firma della collega Stefania Campo, per impegnare il governo a correre in loro aiuto“.