Il Documento di Economia e Finanza Regionale (DEFR) e la relativa Nota di aggiornamento (NaDEFR), riguardanti il periodo 2022-24, hanno ottenuto, con larga maggioranza, l’approvazione da parte della Commissione Bilancio dell’ARS presieduta dall’On. Riccardo Savona. I documenti, adesso, passano all’esame dell’Assemblea Regionale.
I provvedimenti economico-finanziari regionali si collocano quest’anno in un contesto peculiare dovuto alla forte ripresa connessa alle misure di contrasto alla pandemia adottate a livello regionale, statale ed europeo segnando un notevole rimbalzo rispetto agli effetti della crisi economica determinata dalla pandemia.
Emerge un quadro programmatico di crescita del PIL reale della Sicilia notevolmente irrobustito e pari a 6,2% nel 2021, 5,2% nel 2022, 3,4% nel 2023, 1,9% nel 2024. Tale proiezione straordinariamente positiva (quasi 17 punti di incremento del PIL in quattro anni) si fonda sull’attivazione della spesa di sviluppo e dal complesso delle politiche di rilancio, secondo il profilo temporale e gli importi previsti dall’azione del Governo regionale. Le tendenze declinate dalla Nota non solo consentono così di recuperare entro il 2022 la perdita patita nel 2020, quando il PIL regionale si è ridotto dell’8,4% (-8,9 in Italia), ma risulta un incremento di oltre 1 punto per il 2021 rispetto a quanto descritto dal DEFR (nel quale il valore del PIL programmatico regionale era previsto in crescita del 5,1 %, già in incremento rispetto a quello statale che, nel DEF statale, si attestava al 4,5%).
Anche se occorre assumere un approccio che contemperi la positiva considerazione delle spinte di crescita, ben superiori all’inevitabile rimbalzo successivo alla drammatica crisi economica innescata dalla pandemia e dalle misure restrittive per farvi fronte, con l’attenzione che dopo la straordinaria iniezione finanziaria determinata dalle misure di sostegno e ristoro per alimentare la resilienza e quelle che si stanno varando in attuazione del Piano nazionale di resilienza e ripresa (PNRR), consentano alla Sicilia di recuperare il divario economico rispetto al centro-nord, di ricostruire un tessuto imprenditoriale che si presentava ampiamente lacerato e desertificato già prima della crisi, di recuperare in termini di occupazione e tutela del capitale sociale nonché di competitività, fortemente compromessa nell’ultimo ventennio, in linea con quella, più o meno marcata, del Paese.
I documenti analizzano, poi, il rafforzamento delle dinamiche di crescita, gli investimenti della coesione territoriale e programmazione europea 2021-2027, le risorse del PNRR tra opportunità e criticità: la pregiudiziale burocratica, l’Accordo di finanza pubblica con lo Stato 2022-2025 e negoziato sull’autonomia finanziaria, il riconoscimento della condizione dell’insularità, i costi ed i fabbisogni standard, i risparmi determinati dalla chiusura dei derivati e gli ulteriori interventi per il contenimento dei costi, la riforma della normativa di bilancio regionale ed alcune questioni concernenti il credito, nonché infine, le prospettive per il futuro dell’economia siciliana.