Continua il viaggio tra i quartieri di Palermo nel racconto delle segnalazioni ricevute alla nostra rubrica “La città chiama…” per portare all’attenzione problematiche e iniziative dal basso da parte di residenti del territorio. IlSicilia.it ha intervistato Francesca Baldovino, appartenente di un comitato cittadino locale della borgata marinara di Sferracavallo che da anni si impegna per la cura e la valorizzazione del territorio, nella splendida cornice naturale di Punta Barcarello.
Mobilità e viabilità, lotta all’inquinamento e cura dell’ambiente e proposte di iniziative culturali i temi trattati e segnalati, e il profondo significato e impatto che una comunità civica attiva dal basso genera sul territorio.
L’INTERVISTA
Da anni il comitato locale cittadino “Il Mare di Sferracavallo” , di cui lei è parte, da anni segnala e porta all’attenzione dell’amministrazione alcune delle questioni che riguardano il quartiere. Una delle più importanti che ha attenzionato riguarda la mobilità e la viabilità all’interno della borgata marinara.
“La borgata, che ha una vocazione turistica, quindi chiaramente nei fine settimana di inverno e a maggior ragione nelle belle giornate di sole e soprattutto ora con la riqualificazione del lungomare di Barcarello, che è diventato molto bello e percorribile, le persone provenienti dalla città ne devono anche usufruire, ma purtroppo regna un pò di anarchia tra i frequentatori del luogo, posteggiano dove vogliono e si creano dei veri e propri ingorghi. Questo diventa un punto dolente per quanto riguarda questa passeggiata a mare.
Riteniamo che sia dovuto dal momento iniziale essendo ancora il cantiere aperto e mancando della segnaletica. Come comitato locale noi ci siamo fatti portavoce di questi problemi di viabilità nella nostra borgata presso il comandante della Polizia Municipale, il quale ci ha garantito in prossimità del periodo estivo la loro presenza. La loro presenza che abbiamo chiesto, non intesa in senso “punitiva” per chi frequenta la nostra borgata, ma come “deterrente” per chi desidera disfare e danneggiare il luogo”.
Quali sono alcune delle proposte portate all’attenzione per risolvere o migliorare la questione della viabilità?
“Il problema di viabilità, secondo noi, potrebbe anche esser risolto attraverso la mobilità, attraverso la maggiore frequenza dei mezzi pubblici e in particolare dei treni da e per Sferracavallo. Ora come ora, ad esempio i treni sono molto puntuali però la frequenza è di un’ora da un treno ad un altro.
Manca anche la segnaletica alla stazione di Sferracavallo su come raggiungere la borgata e viceversa e un collegamento attraverso un bus che possa facilitare gli spostamenti dei residenti e pensiamo anche dei turisti, visto che la borgata vive anche di turismo e il fatto che questi abbiano questi mezzi radi e mal collegati, e quindi abbiamo chiesto dei mezzi che passino attraverso la fermata della stazione di Sferracavallo e che colleghi con Punta Maltese dove ci sarebbe una navetta che porta da lì fino a Punta Barcarello.
Questo, ovviamente, agevolerebbe le persone nel frequentare la zona e il traffico in borgata, visto che ci sono problemi di parcheggio“.
Altra questione è la cura del territorio e l’ inquinamento degli scivoli in estate che hanno creato non pochi problemi tra i residenti. Quali sono le attenzioni e le iniziative del comitato per affrontare e controllare per la prossima stagione estiva questi aspetti?
“C’è da dire che il comitato locale si è costituito in risposta a questa mortificazione del nostro territorio, Sferracavallo gode del mare e della montagna e della cornice naturale che vediamo alle nostre spalle. Il nostro è ancora un’ambiente, non dico selvaggio, ma che ancora mantiene tanto della sua bellezza. E questa mortificazione ci è stata data dall’inquinamento degli scivoli e dello sversamento dei liquami, non in tutto il golfo ma in una parte molto frequentata non solo dai residenti ma anche dai fruitori del luogo nel periodo estivo che vengono qui a godere della frescura del mare, di un bagno, del sole.
E questo fatto per noi è stato impensabile, perchè l’inquinamento agli scivoli significa inquinare la riserva marina protetta di Sferracavallo. E dopo un mese circa sono arrivati gli incendi (nella riserva), e ci siamo visti stretti tra l’inquinamento del mare e alle nostre spalle la nostra zona boschiva e la costa bruciata. Quindi la nostra attenzione è rivolta a un maggiore controllo del territorio e attenzionare prima possibile come già fatto nel caso degli scivoli un’intervento da parte dell’amministrazione comunale”.
IlSicilia.it aveva raccontato la battaglia del comitato in una manifestazione sulla questione dell’inquinamento del tratto di mare denominato “Gli Scivoli” a settembre del 2023.
LE FOTO DELLA RISERVA MARINA PROTETTA
Oltre alle segnalazioni da lei ricevute, c’e anche un’interessante proposta dal basso e che vuole raccontare a “La città chiama…”, esattamente quale?
“Si, perchè essendo un comitato propositivo cerchiamo di focalizzare tra le problematiche anche l’aspetto culturale, che in realtà qui manca a Sferracavallo. Quindi abbiamo chiesto direttamente all’assessore alla Cultura del Comune di Palermo, Giampiero Cannella, di poter avere un gazebo o una piccola casetta a Piazza Beccadelli, per poter avviare delle iniziative, una lettura alla settimana per i bambini o un book sharing.
Pensiamo che con questo input si possa creare un pò “comunità”, anche perchè questo comitato è proprio nato a seguito delle esigenze del territorio e il modo con cui ci interfacciamo sia tra di noi all’interno del comitato e sia nei confronti delle istituzioni è con la collaborazione e il rapporto umano”.
E tornando al concetto di “comunità”, come residente e appartenente a una realtà civica locale, che valore e risultati ha apportato nel tempo sulla borgata?
“Penso che sia stato molto importante, intanto è stata una sorpresa, perchè in realtà non pensavamo di iniziare e avere così tante adesioni ed attenzioni. Mi ricordo in una delle riunioni che sono state fatte in borgata a seguito dell’inquinamento degli scivoli e degli incendi, una frase di cui mi ricordo è “noi non dobbiamo accettare questo”.
Ecco questo è stato il punto di inizio, ovvero sia, se noi non accettiamo questo non possiamo accettare questa imposizione e abbandono, allora ci rimbocchiamo noi le maniche e facciamo quello che possiamo. Quindi trovando poi tante persone che si sono attivate in questa direzione, tra l’altro partendo da un colloquio e un creare comunità e per me ripeto è stata veramente una scoperta continua oltre che qualcosa che ha dato i suoi frutti, perchè in questi primi 6 mesi di tempo, intanto il problema dell’inquinamento degli scivoli pare sia stato chiarito e risolto.
E comunque noi continuiamo nelle nostre denunce sul territorio, noi vivendoci portiamo di fronte all’amministrazione le nostre problematiche per trovare delle soluzioni assieme”.
IlSicilia.it ha intervistato anche Agata Riccobono, un’altra residente della borgata e appartenente del comitato “Il Mare di Sferracavallo”, che da anni è attiva sul territorio e presente in varie battaglie e proposte di rilancio e cura del quartiere.
Agata Riccobono porta all’attenzione la questione della viabilità e del traffico nella zona.
“Come ogni anno nei weekend a Sferracavallo si verificano episodi di intenso traffico, La borgata diventa un bunker da dove è praticamente impossibile uscire, molte le strade che sono interessate ed il pericolo maggiore si concentra nell’impossibilità di entrare e uscire nel quartiere, a volte anche da parte dei servizi di emergenza” dichiara Agata Riccobono.
“In particolar modo il problema in primavera e in estate si sposta sul lungomare di Barcarello. In questo periodo naturalmente, ancora con pieni lavori in corso del cantiere, nelle domeniche e i festivi, le auto dei parcheggiatori seriali vengono ad occupare la corsia adiacente all’area pedonale e in punta Barcarello le auto sono parcheggiate nell’intero slargo. La creazione della nuova rotatoria nella zona, dovrebbe iniziare a risolvere o quanto meno alleggerire la situazione per la nuova stagione estiva”. continua Agata Riccobono.
“Chiediamo che le autorità competenti e la polizia municipale partecipi la sua presenza con presidi fissi onde evitare situazioni critiche e pericolose e allo stesso tempo vorremmo che si promuovesse il “parcheggia e passeggia” visto che esistono due parcheggi. Uno in Via del Tritone che è gratis ma poco conosciuto, ed un altro sul lungomare, ben attrezzato e a pagamento. Entrambi potrebbero alleggerire il flusso del traffico e contribuire pienamente al significato della “passeggiata a mare di Barcarello”, che con il nuovo rifacimento, dona nuova luce e valorizza ulteriormente il territorio costiero della borgata”, conclude.