Sembrano ormai irrimediabilmente destinati al trasferimento a Messina i servizi dell’Agenzia delle Entrate di Taormina. La sede di Trappitello è ormai vicina alla chiusura, dopo lo sfratto disposto dal Comune di Taormina, e si sono ridotte ad un lumicino le speranze di individuazione di una nuova sede sempre nella zona ionica. Le ipotesi che rimangono in piedi sono quelle di Giardini Naxos e Santa Teresa di Riva, due alternative che però, almeno ad oggi, non decollano e che rischiano di rimanere nell’alveo delle voci incompiute.
Proprio in questa prima fase di marzo verrà avviato il trasloco, intanto verso la sede centrale di Messina, in attesa di altri sviluppi che al momento non ci sono. Lo sportello di Trappitello chiuderà tra poche settimane e già dalla seconda decade di marzo non dovrebbe essere più operativo.
Il Comune di Taormina ha deliberato tra la fine del 2023 e poi a gennaio, sia in Consiglio comunale che in Giunta, la volontà di recedere da un protocollo siglato nel 2016 e di “non voler prorogare e/o concedere nuovamente in comodato gratuito all’Agenzia delle Entrate – direzione regionale della Sicilia, l’utilizzo dei locali di Trappitello, non di proprietà dell’ente ma locati da soggetti terzi”. Si è deciso nello stesso atto che “i locali di Trappitello devono essere sgomberati entro 60 giorni“. Da qui, la scelta del Comune, con l’accusa alle altre municipalità della zona di non aver versato il canone e di aver lasciato l’onere dell’affitto per intero a carico di Taormina. La vicenda, oltre a Taormina, investe pure i Comuni di Castelmola, Francavilla di Sicilia, Gaggi, Gallodoro, Giardini Naxos, Graniti, Letojanni, Malvagna, Moio Alcantara, Mongiuffi Melia, Motta Camastra, Roccafiorita, Roccella Valdemone, Santa Domenica di Vittoria.
Sin qui c’è stata la speranza di una svolta anche in extremis, nell’ottica di una ricollocazione del servizio sempre in zona, ma questa aspettativa degli utenti si va affievolendo e si scontra con la realtà oggettiva di una sede alternativa che ad oggi non c’è, e al netto dei buoni propositi incombe la prospettiva sempre più probabile di uno spostamento di questo servizio a Messina, con i disagi che ne conseguiranno per i cittadini che dovranno, in buona sostanza, perdere mezza giornata per recarsi nel capoluogo ad espletare le proprie vicende burocratiche e fiscali.
L’Agenzia delle Entrate, nelle scorse settimane, con apposita disposizione della Direzione regionale di AdE, aveva affisso alla porta dello sportello di Trappitello un avviso di indagine di mercato immobiliare nel quale comunicava “la necessità di individuare un immobile da condurre in locazione per adibirlo a sede dell’Ufficio Territoriale di Taormina”. L’immobile oggetto dell’offerta dovrebbe essere “già costruito all’atto della partecipazione a questa selezione; essere ubicato nei seguenti Comuni della provincia di Messina: Giardini Naxos, Letojanni, Sant’Alessio Siculo, Santa Teresa di Riva, Furci, Roccalumera, Nizza di Sicilia e Alì Terme; essere realizzato secondo i requisiti degli immobili; l’immobile selezionato sarà oggetto del contratto di locazione da sottoscriversi secondo lo schema allegato che costituisce parte integrante e sostanziale dell’offerta”.
L’Agenzia delle Entrate ha ricercato in questa fase un immobile “preferibilmente” da poter utilizzare a partire dal 18 marzo. I tempi per la chiusura sono, in buona sostanza, questi e all’orizzonte non si intravede l’auspicata iniziativa risolutiva in grado di scongiurare lo spostamento a Messina. Per Trappitello, che è la frazione più popolosa di Taormina, in ogni caso, sta per maturare la seconda “beffa” a 10 anni esatti di distanza dalla chiusura dell’allora sede del Tribunale, che venne soppresso nell’ambito della decisione del governo centrale di dismettere le sedi distaccate dei palazzi di giustizia. In quella circostanza, oggettivamente, c’è stato poco da fare per contrastare una volontà che partiva direttamente da Roma. Stavolta la chiusura sta maturando con il Comune di Taormina che non vuole più accollarsi da solo le spese del servizio e gli altri comuni che non hanno inteso fare la loro parte in questi anni, ma in definitiva la chiusura dello sportello dell’Agenzia delle Entrate rischia di diventare una sconfitta per tutti, e anche per la casa municipale taorminese, perché la speranza della gente era quella di una soluzione condivisa tra tutti i 15 comuni per risolvere la problematica e garantire la permanenza in questo territorio del servizio. E invece, a quanto pare, le cose andranno diversamente.