Se le urne dalla Sardegna portano un vento di ottimismo anche nello Stretto, l’aria che tira più di recente in casa Pd potrebbe far slittare il congresso provinciale al dopo Europee, per arrivare alle elezioni di giugno nel clima di massima unità possibile. L’ipotesi iniziale di un congresso provinciale tra marzo-aprile ha lasciato il passo a tempi più lunghi, anche perché all’orizzonte non c’è una candidatura unitaria ed arrivare con malumori alle Europee non farebbe bene al partito.
IL COORDINAMENTO
Attualmente a reggere le sorti del Pd di Messina è un coordinamento provinciale eletto nell’estate del 2023 e composto da Giacomo D’Arrigo, Armando Hyerace, Calogero Leanza, Patrizio Marino, Antonella Russo, Lucia Tarro e Domenico Siracusano. Coordinamento reso necessario dopo il burrascoso agosto-settembre 2022 con i dem rimasti dapprima senza segretario cittadino (Franco De Domenico che ritirò la candidatura all’Ars il giorno della presentazione delle liste e si dimise dalla guida del partito QUI) e dopo l’esito elettorale anche senza segretario provinciale (Nino Bartolotta, superato nelle urne da Calogero Leanza).
Il 2024 quindi dovrebbe portare alla ricostituzione degli organi di partito ma se nell’assemblea di fine gennaio il percorso appariva tutto sommato senza intoppi, strada facendo non è emersa una candidatura unitaria per la segreteria provinciale (quella cittadina sarà successiva). Alle primarie per la segreteria nazionale a Messina ha prevalso l’area Schlein mentre la mozione Bonaccini è rappresentata dal deputato regionale Calogero Leanza che nel settembre 2022 è stato la sorpresa delle urne. Alla prima candidatura in assoluto (per di più a ridosso della presentazione delle liste) ha scalzato Bartolotta e adesso, da deputato Ars e vice presidente della Commissione Sanità, studia da leader di partito (QUI)
Come detto però non c’è in questo momento un nome unico nell’area di maggioranza, quella che fa riferimento alla segretaria nazionale dem. Al momento le candidature a segretario provinciale sono due: Armando Hyerace e Domenico Siracusano. Il primo è vicino alla segretaria nazionale ed ha sostenuto la mozione Schlein alle primarie. Domenico Siracusano è stato segretario provinciale di Articolo Uno e nel 2023 è rientrato nel Pd dopo la vittoria della Schlein.
La mancanza di un nome unitario ha messo in moto chi cerca l’intermediazione ed una soluzione che metta d’accordo tutti. Negli ultimi giorni il nome emerso è quello di Maria Flavia Timbro (anche lei ex Articolo Uno) deputata nazionale nell’ultima legislatura, subentrata a Guglielmo Epifani nel 2021.
Quanto al gruppo Leanza il nome del candidato al momento non c’è, pochissime le indiscrezioni, si è ancora alla fase delle valutazioni. L’ipotesi dell’ex consigliere comunale Alessandro Russo non è in questo momento percorribile in attesa dell’esito del caso Croce (relativo alla decadenza dell’esponente di FI). Leanza non si sbilancia e commenta “I nomi nascono dalla base e non dall’alto”.
Intanto il Coordinamento provinciale sta lavorando al Regolamento, fase propedeutica allo svolgimento dei congressi e a quanto pare richiederà tempo. Più che probabile quindi che se ne parli dopo le Europee.