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La guida

Bonus trasporti 2024: come richiederlo e cosa cambia rispetto allo scorso anno

venerdì 8 Marzo 2024

Il bonus trasporti 2024 chiamato anche bonus trasporto pubblico è uno sconto per i cittadini e le famiglie per l’acquisto di abbonamenti, annuali o mensili, dei servizi di trasporto pubblico.

Un incentivo di 60 euro dedicato a coloro che posseggono un reddito lordo annuo uguale o inferiore ai 20 mila euro, fino a esaurimento della dotazione finanziaria iniziale.

Nel 2023, poteva essere richiesto:

  • dai beneficiari dell’abbonamento, studenti e lavoratori, o dal richiedente maggiorenne a cui il beneficiario minore è fiscalmente a carico. Non è cedibile a terze persone;
  • tramite l’apposita piattaforma del Ministero delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili (Mims) che permette ai beneficiari di accedere allo sconto per i trasporti pubblici di 60 euro.

Emesso sotto forma di buono da presentare al momento dell’acquisto di un abbonamento per i servizi di trasporto pubblico. Esclusi quelli per i servizi di:

  • prima classe, executive e business;
  • club executive, salotto, working area e business salottino.

Copre il 100% della spesa sostenuta, entro un limite massimo di 60 euro. Perciò, se l’importo dell’abbonamento risulta essere maggiore di 60 euro, la differenza dovrà essere pagata dal beneficiario. Nel caso in cui, invece, l’importo dell’abbonamento sia minore di 60 €, eventuali residui non potranno essere utilizzati per un altri acquisti.

Ad oggi però la situazione è cambiata. Il bonus trasporti non è più richiedibile a causa dell’esaurimento della dotazione finanziaria. Dal 2024, infatti, il bonus è erogato solo a chi è in possesso della “Social Card dedicata a te” e per chi ha avuto reddito lordo annuo di massimo 15.000 €. Quindi per la richiesta non è più necessario l’Isee?

Non direttamente. Come abbiamo già detto (clicca qui), a poterne beneficiare sono solo le famiglie composte da almeno tre membri residenti in Italia e in possesso di una certificazione Isee valida che non superi i 15 mila euro. All’Inps è stato affidato il compito di identificare gli idonei e informare i Comuni di competenza. I beneficiari potranno ritirare la carta negli uffici postali e usare i 382,50 euro, una sola volta, solo per beni alimentari di prima necessità.

All’Isola sono state destinate 205.391 social card, di cui circa la metà distribuite nelle sole provincie di Palermo e Catania: sono, infatti, rispettivamente 50.417 e 48.109. Per quanto riguarda le altre provincie: 21.735 a Messina, 20.880 ad Agrigento, 18.738 a Trapani, 15.869 a Siracusa, 11.913 Caltanissetta, 10.554 a Ragusa e 7.176 a Enna. Il tutto per una cifra totale di circa 78,5 milioni.

I problemi che ne sono conseguiti sono stati quelli relativi alle lunghe code all’ufficio postale, all’importo e all’uso della tessera e a chi può beneficiarne o meno. Misure fin troppo restrittive, già state definite briciole”. Il bonus trasporti, quindi, viene sostituito dal bonus benzina, caricato direttamente sulla social card. Il valore è stato fissato a 77,20 euro contro la cifra inizialmente prevista, ovvero di 80 euro.

Il contributo è concesso per singolo nucleo familiare e seguirà un ordine di priorità che considera il numero dei componenti della famiglia, la presenza di figli e la loro età. Chi riceverà il bonus benzina non sarà obbligato a spendere il 77,20 euro per l’acquisto di carburante ma appunto potrà usare i soldi anche per comprare beni di prima necessità oppure abbonamenti per il trasporto pubblico locale.

Il motivo per cui il bonus trasporti era stato introdotto era innanzitutto quello di venire incontro alle famiglie che ogni anno pagano un’importante somma di denaro per poter avere un abbonamento ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani. Una spesa che influisce non poco sul bilancio annuale. 

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