La “Medicina di Genere” si basa sullo studio dell’influenza delle differenze biologiche (definite dal sesso) e socio-economiche e culturali (definite dal genere) sullo stato di salute e di malattia di ogni persona.
Una crescente mole di dati epidemiologici, clinici e sperimentali indica l’esistenza di differenze rilevanti nell’insorgenza, nella progressione e nelle manifestazioni cliniche delle malattie comuni a uomini e donne, nonché nella risposta e negli eventi avversi associati ai trattamenti terapeutici.
La legge
l’Italia è stata il primo Paese in Europa a formalizzare l’inserimento del concetto di “genere” in medicina, indispensabile a garantire ad ogni persona la cura migliore, rispettando le differenze e arrivando a una effettiva “personalizzazione delle terapie”.
Il Ministro della Salute, difatti, ha approvato formalmente il Piano per l’applicazione e la diffusione della Medicina di Genere sul territorio nazionale firmando il decreto attuativo relativo alla Legge 3/2018.
La Federazione Regionale OMCeO Siciliani è in prima linea per promuovere formare e informare medici e cittadini sulla Medicina di Genere. Oltre ai corsi di formazione che i vari Ordini organizzano nelle sedi delle 9 province, quest’anno è stato realizzato il primo “Forum di Medicina di Genere: opinioni a confronto” .
Il forum
L’evento si è tenuto ad Augusta l’8 marzo 2024, in collaborazione con la Marina Militare, trattando la Medicina di Genere in modo trasversale evidenziando le sinergie tra sanità militare e civile.
I Relatori del convegno che hanno trattato la Medicina di Genere in modo trasversale, evidenziando le sinergie tra sanità militare e civile sono stati: i presidenti Omceo Toti Amato, Vito Barraco, Giovanni D’Ippolito, Anselmo Madeddu, Renato Mancuso, Alfio Saggio, Lia Murè, direttore sanitario dell’Asp di Messina, l’ammiraglio ispettore Antonio Dondolini Poli, Capo dell’Ispettorato di Sanità della Marina Militare, l’ammiraglio di divisione Andrea Cottini, Comandante Marittimo Sicilia, il capitano di vascello Filippo La Rosa, Direttore dell’Infermeria Presidiaria della Marina Militare di Augusta e Coordinatore Sanitario del Comando Marittimo Sicilia.
Si è partiti dalle origini quando ancora l’approccio scientifico non era preso sul serio, passando ai riscontri come ad esempio nella cardiologia.
Durante l’evento è stato evidenziato l’importanza del bilancio di genere e del Gep (Gender Equality Plan) per identificare e implementare delle strategie innovative volte a correggere le asimmetrie di genere, valutando gli effetti degli stili di vita e dell’ambiente sulla salute di uomini e donne. In pediatria ed in geriatria, però, ci sono ancora pochi dati per una specificità delle cure poiché i soggetti di queste fasce d’età sono “fragili” e non vi sono sperimentazioni su determinati farmaci per obbligo di legge.
Un dato importante che è emerso, in base a un’indagine ordinistica a livello nazionale, è che i medici siciliani hanno una predisposizione mentale e scientifica più elevata per approcciare ancor meglio la Medicina di Genere.
La federazione degli ordini siciliani, quindi, proseguirà a porre l’attenzione sulla Medicina di Genere per includere in tutte le aree mediche una nuova “dimensione” puntata sulla specificità di genere in medicina.