“Oggi, per la prima volta i pescatori di Lampedusa hanno fatto sentire la propria voce alla Camera dei Deputati, e dai microfoni della sala stampa hanno avanzato al governo principalmente due richieste: la raccolta dei relitti e dei resti delle imbarcazioni dei migranti che, da anni, rappresentano un pericolo per il lavoro dei pescatori oltre che, ovviamente, un danno ambientale, e lo stanziamento di ristori a compensazione delle evidenti perdite“. Lo dichiara Aboubakar Soumahoro, deputato e organizzatore della conferenza stampa che ha visto protagonisti i pescatori di Lampedusa. “È un problema ormai trentennale questo – aggiunge Soumahoro – che inficia pesantemente sull’economia dell’isola che si basa largamente sulla pesca e sul turismo“.
“Questo problema è antico e il governo ce l’ha ben presente perché è stato rappresentato a tutti i politici venuti a Lampedusa, spesso solo per fare una passerella“, sottolinea Salvatore Martello, ex sindaco di Lampedusa e presidente del consorzio dei pescatori. “Ad oggi però – spiega Martello – nessuno se ne è fatto veramente carico, né a livello governativo, né a livello europeo. Ce la ricordiamo bene la presidente Von Der Leyen sull’isola, e ricordiamo come non abbia trovato tempo di parlare con i lampedusani e ascoltare dalla loro voce i loro problemi e le reali necessità“.
“Noi siamo veramente la porta d’Europa, e per questo anche l’Europa dovrebbe prestare ascolto alle richieste richieste di noi pescatori, che facciamo un lavoro duro e che pretendiamo la salvaguardia dell’ecosistema del nostro mare, che è vita e lavoro“, conclude Martello.
“Chiediamo al governo di dar seguito all’ordine del giorno approvato alla Camera. E gli chiediamo soprattutto di cambiare strada, cambiare approccio… È fondamentale per noi non lasciare più alla deriva le imbarcazioni dei migranti dopo i salvataggi. Sono imbarcazioni che, dopo qualche ora, vanno a fondo e provocano ingenti danni, come la rottura delle nostre reti, spezzate dai rottami. Oltre alla pulizia e alla bonifica dei fondali noi chiediamo che queste imbarcazioni vengano immediatamente spostate dopo il salvataggio in spazi opportuni“, aggiunge Piero Billeci, pescatore e presidente dell’Associazione Armatori Lampedusa.