Il segretario aziendale Ugl chimici in Amg Energia, Antonino Di Cristofalo, supportato da un gruppo di dipendenti, si è simbolicamente incatenato al corrimano della scale all’interno della palazzina direzionale per protestare a gran voce sulle dinamiche che hanno condotto ad oggi alla non applicazione di un accordo sindacale per l’erogazione ai dipendenti del buono pasto, (previsto dal contratto collettivo nazionale di categoria) sottoscritto nel mese di luglio 2023 dal presidente Francesco Scoma, dal consigliere delegato ai rapporti sindacali Antonino Iacono e da tutte le sigle sindacali (Cgil, Cisl, Uil, Ugl e Cisal).
Il segretario Ugl rappresenta che a seguito della predetta sottoscrizione l’argomento è stato più volte discusso negli opportuni tavoli con la leadership aziendale che ha puntualmente rassicurato le organizzazioni sindacali sulla volontà di dare attuazione all’accordo in oggetto. “L’applicazione sarebbe dovuta decorrere – dichiara Di Cristofalo – a far data dalla concessione da parte del Comune della proroga del contratto di servizio avvenuta nel mese di dicembre 2023. Nel mese di gennaio il Presidente Francesco Scoma ha comunicato che l’azienda, al fine di superare le criticità emerse per la sottoscrizione definitiva del contratto di servizio, stava procedendo alla rimodulazione del budget 2024, assicurando che il buono pasto, comunque, avrebbe trovato la copertura finanziaria all’interno di questo documento“.
I lavoratori si sono riuniti in assemblea il 7 marzo u.s. per avere delucidazioni sullo stato dell’arte. “Il presidente Francesco Scoma, rivolgendosi ai lavoratori, in quella occasione ha nuovamente assicurato che il giorno seguente sarebbe stata approvata la rimodulazione del budget con la copertura finanziaria del buono pasto. I dipendenti hanno appreso, però, che il suddetto documento approvato nella seduta del 8 marzo non contemplava il buono pasto“. Di Cristofalo comunica di porre in essere questa azione dimostrativa solo “al fine di conoscere gli intendimenti dell’organo Amministrativo nella materia di che trattasi. Il dubbio è, a questo punto, che si voglia far credere che la copertura finanziaria per quello che è un diritto previsto dal CCNL si può trovare in decurtazioni delle retribuzioni ‘levo di qua e metto di là’“. Come rappresentante sindacale Di Cristofalo dichiara che “ciò sarebbe inaccettabile, una presa in giro per i lavoratori”. La piena solidarietà ai lavoratori in protesta arriva anche da Claudio Marchesini, segretario territoriale dell’Ugl di Palermo.